Altra tappa del viaggio nella storia della Liga, alla scoperta dei campionati più incredibili. Dopo aver visto la ‘finale’ tra Barcellona e Atlético del 2014, oggi facciamo un salto di altri 20 anni indietro per vivere forse l’epilogo più incredibile che ci potesse essere per assegnare un titolo, riassunto tutto in un calcio di rigore tirato da Djukic davanti agli occhi di tutta la Spagna.
A giocarsi il titolo erano il Deportivo La Coruña, ai primi atti della sua grande era, e il Barcellona di Johann Cruijff. All’ultima giornata il Depor aveva due punti di vantaggio sui catalani e di conseguenza gli sarebbe bastato vincere per portarsi a casa il primo titolo della sua storia, per il quale però avrebbe dovuto aspettare altri sei anni. Tutto colpa di quel maledetto rigore, perché in caso di arrivo a pari punti avrebbe vinto il campionato il Barcellona, che ne frattempo vinceva senza problemi contro il Siviglia.
Il Deportivo giocava contro il Valencia, ma lo 0-0 si prolungò fino ai minuti di recupero, quando venne assegnato il rigore della discordia dall’arbitro López Nieto. Normalmente il calcio di rigore lo avrebbe dovuto tirare Donato, lo specialista della squadra, che però in quel momento non era in campo. Si scelse dunque di farlo calciare all’unico altro calciatore che aveva segnato un rigore in stagione, Miroslav Djukic, che pur facendo di mestiere il difensore aveva segnato dagli undici metri in casa dell’Atlético Madrid.
Un rigore all’ultimo secondo per assegnare la Liga, come se fosse un testa o croce: se segna il titolo è del Deportivo, se sbaglia è del Barcellona. In porta José Luis González intuì l’angolo e respinse il tiro, per poi scatenarsi in una folle esultanza. A spiegare la ragione della partita eroica del Valencia, capace di far saltare un campionato, fu anni dopo Fernando Ginner, che ammise che i calciatori del Valencia vennero pagati dal Barcellona per ostacolare il Depor, in quel tipo di processo che in Spagna viene comunemente chiamato “Maletinas”, le valigette.
Una Liga indimenticabile, per alcuni il finale più bello di sempre. Il Deportivo la Coruña aspettò sei anni per vincere il campionato, ma lo fece senza Miroslav Djukic che nel frattempo si era trasferito proprio al Valencia. Incredibili ironie del destino, come quella che ripresentò il serbo in una partita pesantissima decisa ai calci di rigore: la finale di Champions Bayern Monaco-Valencia del 2001, dove entrò al 90′ ma non se la sentì di calciare nella lotteria finale. Quantomeno quella volta non ebbe la responsabilità della nuova sconfitta della sua squadra.