Questa sera a Roma Italia e Svizzera scenderanno in campo per disputare una partita di importanza capitale. La qualificazione del Mondiale senza dover passare dalla trappola infernale dei playoff sarà possibile solo per una delle due e solo la vittoria potrà garantire la quasi totale certezza dell’approdo al grande torneo iridato. I giocatori elvetici hanno da sempre arricchito la nostra Serie A fin dalla notte dei tempi, contribuendo anche alla nascita di grandi società come l’Inter, ed ecco qui per voi i cinque svizzeri più presenti di sempre nella storia del massimo campionato italiano.
5) REMO FREULER (184 PRESENZE)
Uno dei simboli di questi anni d’oro dell’Atalanta, dimostrando di essere un centrocampista completo e abile anche nella fase di inserimento. Remo Freuler debuttò giovanissimo nel Winterthur attirando a diciotto anni le attenzioni del più blasonato Grasshopper che lo portò prima nella squadra B e poi in Super League. Con le Cavallette però fu un anno fallimentare, con poche presenze e uno scarso rendimento, costringendolo così a tornare alla base per altri due anni nella seconda serie svizzera. Le buone prestazioni lo riportarono nel maggior campionato per indossare la maglia del Lucerna e nel gennaio 2016 venne acquistato dall’Atalanta. Con Reja fece fatica a esprimersi e non riuscì quasi mai a vedere il campo, mentre con l’arrivo di Gasperini tutto cambiò diventando una colonna e un insostituibile dei nerazzurri. Grande continuità di rendimento, forza e affidabilità, qualità che gli hanno permesso di diventare anche un titolare della Svizzera a Euro 2020.
4) VALON BEHRAMI (258 PRESENZE)
Uno dei giocatori che storicamente sono da sempre legati all’Italia e alla Serie A, mediano di grande intensità sempre apprezzato da ogni allenatore che lo ha allenato. Valon Behrami abbandonò ben presto il suo Kosovo per trasferirsi in Svizzera e già dai settori giovanili di Chiasso e Lugano dimostrò tutto il suo talento. Bastarono solo due partite di Super League con i ticinesi per venire acquistato giovanissimo dal Genoa in Serie B e iniziare il suo giro per la Penisola. Dopo un breve prestito al Verona venne acquistato dalla Lazio dove per tre anni si impose come un titolare inamovibile e venne ricordato soprattutto per il gol vittoria nel finale di derby contro la Roma. Tre anni in Inghilterra con il West Ham prima di vestire le gloriose maglie di Fiorentina e soprattutto Napoli, dove vi rimase per due anni con Mazzarri e Benítez. Ancora qualche anno all’estero tra Amburgo e Watford, prima di passare all’Udinese e dal 2020 è ripartito da quel Genoa dove tutto era iniziato.
3) GÖKHAN INLER (259 PRESENZE)
Centrocampista dotato di grande tecnica e con buoni doti da regista Gökhan Inler ha avuto un’ottima carriera in Serie A rivelandosi spesso come uno dei migliori nel suo ruolo. Svizzero di origine turca crebbe nelle giovanili del Basilea prima di essere venduto all’Aarau, ma fu a Zurigo che esplose e l’Udinese di Giampaolo Pozzo mise gli occhi su di lui. In Friuli visse probabilmente le sue stagioni migliori mantenendo un livello altissimo e permettendo ai bianconeri di arrivare più volte in Europa. Fu tra i protagonisti anche del quarto posto Champions League del 2011, ma non giocò mai i preliminari con i bianconeri perché in quell’estate passò al Napoli. In Azzurro ebbe un inizio difficile, ma poi si assestò ancora su ottimi livelli e per Mazzarri prima e Benítez poi si trattava di un giocatore importante e centrale nel progetto. Vi rimase quattro anni prima di essere ceduto in Inghilterra al Leicester dove giocò pochissimo ma riuscì a vincere quello storico titolo. Le sue origini però lo stavano chiamando e così nel 2016 andò in Turchia e dopo un primo anno al Beşiktaş passò all’İstanbul Başakşehir e ora si trova all’Adana Demirspor.
2) BLERIM DZEMAILI (280 PRESENZE)
Svizzero di origini kossovare, Blerim Džemaili nacque a Tetovo in Macedonia, ma durante la guerra la sua famiglia trovò ospitalità in quel di Zurigo. E proprio nella squadra della sua città iniziò a giocare fin da giovanissimo, a soli 17 anni, lasciando tutti a bocca aperta. Centrocampista di qualità e di sostanza si guadagnò subito il posto da titolare e fu decisivo per le vittorie dei campionati del 2006 e del 2007. Alla fine di quella stagione passò al Bolton, ma un grave infortunio non gli permise mai di debuttare in Premier League e a dargli un’altra occasione nei grandi campionati fu il Torino. Nonostante la retrocessione dei granata disputò una grande stagione e iniziò a girare l’Italia diventando un punto importante del Napoli di Mazzarri dove visse i suoi anni migliori. Oltre al Belpaese ebbe delle esperienze anche in Turchia e in Canada, mentre attualmente gioca allo Zurigo.
1) STEPHAN LICHTSTEINER (301 PRESENZE)
Terzino destro dalla grande forza fisica e dallo scatto bruciante, è stato per tanti anni uno dei punti di forza delle squadre che lo hanno avuto nelle proprie fila. Stephan Lichtsteiner è stato un laterale di fascia molto propositivo in fase offensiva e nella sua Svizzera vi rimase ben poco, infatti dopo aver debuttato a soli diciassette anni in prima squadra con il Grasshopper, andò in Francia al Lille nel 2005. Tre anni molto positivo e la conquista della nazionale e proprio l’ottimo Europeo casalingo del 2008 gli valse la chiamata della Lazio. In biancoceleste divenne fin da subito titolare vincendo Coppa Italia e Supercoppa Italiana e dopo tre anni a Roma passò alla Juventus diventandone un simbolo. Instaurò un legame incredibile con Andrea Pirlo, riuscendo a trasformare in oro diversi suoi lanci geniali e in bianconero vinse ben sette Scduetti in altrettanti campionati, ma gli mancò il trionfo europeo svanito per due volte in finale. Nel 2018 lasciò il Belpaese per andare all’Arsenal, ma l’esperienza fu negativa e nel 2020 chiuse la carriera nell’Augsburg.
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