Il grande giorno per i tifosi dell’Huddersfield è arrivato: la vittoria ai calci di rigore contro il Reading di Staam ha condotto i Terriers in Premier League, la serie regina, dove la società dello Yorkshire mancava dal 1972.
In 108 anni di storia, l’Huddersfield ha conquistato 3 titoli d’Inghilterra, vincendo anche una FA Cup ed un Charity Shield nei primi anni ’20, periodo che corrisponde esattamente al miglior momento della storia della società, che arrivò ad essere una big del calcio inglese nel lembo di anni tra le due Guerre Mondiali. Un movimentato ventennio tra i tardi anni ’40 e la fine dei ’60 ha portato un’instabilità risultata insanabile nel momento in cui i Terriers retrocessero in Terza Divisione nel 1973, per poi precipitare ai limiti del professionismo con parecchi anni in Quarta Divisione.
Tuttavia, ora i tempi sono cambiati: nel 2003 l’Huddersfield ha giocato per l’ultima volta in League Two, ottenendo il pass per la League One e restandoci per un decennio, fino al momento in cui, nel 2012, venne sconfitto lo Sheffield United nella finale dei playoff, assicurando ai biancoblù il ritorno in seconda serie. Dopo aver combattuto per 4 anni nei bassifondi della classifica (una stagione sotto la guida dell’attuale manager David Wagner, un Deutschamerikaner scuola Dortmund e caro amico di Jurgen Klopp, con il quale condivide buona parte della propria filosofia calcistica) è arrivata la promozione. Un calo nell’ultima parte della stagione regolare ha costretto l’Huddersfield al quinto posto, e nonostante una differenza reti complessiva in negatovo, ed il triplo pareggio nella fase playoff, i Terriers hanno conquistato il ticket per la Premier League.
La semi-impresa dell’Huddersfield tuttavia, è tutto fuorchè casuale. Il club naviga ora in acque tranquille grazie ad una gestione accurata, sia da parte della società che da parte dello staff manageriale. Su David Wagner, in particolare, si possono spendere molte parole. Come già accennato, l’ex compagno di Klopp al Mainz condivide con l’attuale allenatore del Liverpool l’amore per il 4-2-3-1, oltre che parecchi cambiamenti estremi nel corso della partita. Infatti, il difensore centrale Hefele è stato spesso impiegato da centravanti, segnando gol fondamentali in situazioni disperate. Ciò era già stato fatto da Jurgen Klopp, usando nella scorsa stagione Caulker, ex QPR. Altra importante e curiosa analogia con il connazionale, la scelta di un ritiro avventuroso nel pre stagione; per informazioni chiedere alla rosa dell’Huddersfield, che ha dovuto sopravvivere per una settimana all’addiaccio in un’isola a largo della Svezia. È tedesco, come il manager Wagner e l’uomo chiave Hefele, anche il realizzatore del rigore decisivo per la vittoria della finale: stiamo parlando di Schindler, altro difensore che ha a tutti gli effetti regalato al club quasi 200 milioni di euro, premio della partita definita “la più ricca di tutto l’universo calcistico”. Sono tedeschi anche Lowe (terzino di spinta), Kachunga e Quaner (centravanti) tutti ad ampliare un blocco britannico-tedesco condito da profili danesi (Billing), croati (Paurevic), e australiani (Mooy). Quest’ultimo in particolare è stato autore di una stagione altisonante, nella quale ha indossato i panni di un dominatore assoluto del centrocampo. “Purtroppo” per i Terriers, il canguro 27enne è di proprietà del Manchester City.
L’anno scorso gli onori della vittoria dei playoff di Championship andarono all’Hull City, altra società dello Yorkshire che ha tolto un derby nel prossimo calendario di Premier League, retrocedendo dopo una stagione piuttosto movimentata. Le Tigers dovettero impiegare una vasta percentuale dei milioni ottenuti dalla vittoria per sanare dei pesanti debiti, causando la dipartita di molti calciatori che non credettero più nel progetto, ed iniziando la stagione con circa 16 calciatori a disposizione. Il compito dell’Huddersfield sarà altrettanto difficile, forse, e sta al presidente Dean Hoyle gestire oculatamente le finanze del club, per un periodo florido e duraturo.
E allora, dopo questa stagione memorabile, avvisate giardinieri ed addetti del Kirkless Stadium (un moderno impianto con 25000 posti a sedere), che la prossima stagione saranno in Premier League. E allora che l’erba sia perfetta, che i bar siano rinnovati, che le targhette degli spogliatoi siano spolverate, perchè seppur lo stadio abbia solo 23 anni di vita, l’Huddersfield ha tolto dal guardaroba un abito di gala che non indossava da quasi mezzo secolo. Buona Premier League, Terriers!
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