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Heracles Almelo: la vera sorpresa dell’Eredivisie

L’Eredivisie giunge alla seconda giornata del girone di ritorno e contemporaneamente torna alla vittoria l’Heracles, squadra rivelazione della stagione. I giornalisti olandesi erano stati tassativi ad inizio torneo: “I bianconeri potranno ambire alla salvezza“. La formazione guidata John Stegeman, ha preso quelle parole come sfida ed ora è il club più accreditato a conquistare la qualificazione in Europa League. Il terzo posto in classifica vale il passaggio diretto alla competizione, mentre dal quarto e settimo posto si accede ai playoff per la qualificazione all’Europa League. La vincitrice del mini-torneo passerà al turno preliminare.

LA STORIA DELL’HERACLES ALMELO

Il club è fondato nel 1903 e, nonostante i numerosi anni di vita, ha vinto solamente due volte il campionato olandese. La bacheca è semi-vuota se si includono anche le promozioni dall’Eerste Divisie all’Eredivisie. Il nome Heracles Almelo deriva dal dio greco, figlio di Zeus e Alcmena è ha subito diversi cambi, fino ad essere confermato definitivamente nel 1998. I bianconeri possono vantare un grande primato: furono il primo club, in Olanda, a tesserare e a far giocare un ragazzo di colore. Il suo nome era Steve Mokone, di origine sudafricana e deceduto nel marzo del 2015 a Washington. Nel 2004-2005 torna finalmente in Eredivisie e, negli anni successivi, si classifica sempre nelle ultime posizione, sufficienti ad assicurargli la permanenza nella massima serie olandese. L’Heracles, nel 2011-2012, giunge in finale di Coppa d’Olanda dove viene poi asfaltato per 3-0 dal Psv Eindhoven. Una storia importante, soprattutto per aver acquistato il primo ragazzo di colore del calcio dei Paesi Bassi, ma con pochi, pochissimi risultati positivi.

LA SORPRESA DELL’EREDIVISIE

Negli ultimi due anni c’è stata una vera e proprie evoluzione dell’Heracles. Partiamo proprio dal campionato 2014-2015: la società bianconera inizia la stagione con 7 sconfitte di fila e viene rilegata nell’ultima posizione in classifica. Iniziarono subito le polemiche intorno al nuovo allenatore John Stegeman che chiese pazienza e calma ai propri tifosi. Infatti nell’8° turno, l’Heracles iniziò a rialzarsi, battendo per 6-1 il Nac Breda. La rosa prese coraggio e, durante il campionato, si tolse lo sfizio di battere anche il Feyenoord per 2-0 e di far sudare il Psv che passò, al Polman Stadion, solo al 91′. La formazione continuò a salire in classifica fino a trovare la salvezza proprio contro il Nac nel girone di ritorno. L’Eredivisie si concluse con il record personale del club di vittorie esterne in una stagione: ben 6. La stagione 2015-2016 è partita anche meglio delle più rosee previsioni: i giornalisti olandese avevano accreditato l’Heracles come la formazione che, fino all’ultima giornata, si sarebbe battuta per non retrocede. Le parole sono state subito smentite dalla squadra che ha affilato numerosi successi così da tallonare la capolista Ajax. Con il passare delle giornate il ritmo è calato, ma la formazione è ancora lì in alto (4° posto attuale e 3° messo nel mirino), tanto in alto da poter puntare alla qualificazione in Europa League.

Quali sono state le chiavi del successo? In primis l’arrivo di un allenatore bravo e competente che conosceva a fondo l’ambiente. John Stegeman ha fatto d’assistente agli allenatori del club dal 2008 fino a raggiungere il ruolo di tecnico nell’agosto del 2014. Gli Heraclieden si salvarono e decisero di confermarlo ad-interim. Quest’anno il gioco è notevolmente migliorato: la rosa gioca bene palla a terra senza forzare le manovre. Ottimi spunti offensivi con verticalizzazioni che tagliano il campo. La difesa ha ancora qualche problema, ma questo è un neo generale di tutte le formazioni di Eredivisie, noi italiani possiamo criticare essendo abituati molto bene.

L’Heracles, al 18° turno di campionato, vanta 33 punti, un quarto posto in solitaria, 10 vittorie con 29 gol all’attivo e 26 al passivo, una media di 1,6 fatti e 1,4 subiti a match. Il vero talento, esploso in questi due anni è il giovane Tannane. Il marocchino naturalizzato olandese purtroppo, proprio a stagione in corso, dopo un avvio ottimo, viene messo fuori rosa dal mister. In 11 presenze era andato in rete 7 volte, ma il suo carattere difficile hanno convinto il club ha darlo in prestito al St. Etienne nel mercat di gennaio. La sua esclusione ha pesato molto nella rosa che ha avuto la prima flessione in campionato, che ha fatto perdere contatto con l’Ajax e la vetta. Tutt’ora resta il capocannoniere della squdra. La sua assenza ha fatto esplodere un altro marocchino: El Hassani che ha 5 reti all’attivo seguito subito da Bruns con 4. Entrambi hanno preso coraggio dopo la partenza di Tannane. Sicuramente un occhio su questi due attaccanti, qualche società europee, lo ha già buttato.

Il sogno continua per l’Heracles, l’Europa League è sempre più concreta. Se il Feyenoord rallenterà la sua corsa, la società bianconera potrebbe anche ambire alla terza posizione, ma non possono permettersi più cali. Staremo a vedere cosa ci regalerà l’Eredivisie nelle prossime giornate.

GHIATTU

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