Sono fermamente convinto che il tempo non scorra sempre allo stesso modo: ci sono istanti infiniti e ore che scivolano via senza che riusciamo ad accorgercene. Il tiro con cui Henderson porta sul 2-0 la sfida tra Chelsea e Liverpool appartiene alla prima categoria: il pallone percorre la traiettoria idilliaca che il nazionale inglese ha dipinto per lui e si insacca, meravigliosamente, sotto la traversa. Sono giocate come questa che elevano il calcio a materia artistica: questi tre secondi resteranno nella mente di chi ha potuto beneficiare di cotanta bellezza, impressi a fuoco nella mente, sotto la voce ‘ricordi’. Il capitano dei Reds assomiglia, nei movimenti, al primo Steven Gerrard, dinamico e capace di pescare dal cilindro longshots terrificanti.
La squadra di Antonio Conte è costretta ad arrendersi, per la prima volta in stagione, agli uomini di Jurgen Klopp che vincono 2-1 a Stamford Bridge: l’approccio sbagliato dei Blues nella prima frazione di gioco costa carissimo al tecnico italiano che, dopo il pareggio ottenuto in Galles contro lo Swansea, non trova la vittoria da due turni ormai. C’è sicuramente qualcosa da cambiare e l’ex Juventus sa come fare. L’allenatore tedesco, invece, continua nella rivoluzione iniziata quasi un anno fa e che, forse, ora sembra aver donato una certa continuità alla compagine di Anfield Road: la sconfitta contro il Burnley era parte integrante del processo di crescita che ha permesso al club di collezionare 10 punti nelle prime 5 giornate, affrontando già Leicester, Arsenal, Tottenham e, appunto, il Chelsea.
Blues, difesa rivedibile – Nonostante Antonio Conte sia noto per essere un tecnico abilissimo nel curare l’assetto difensivo delle sue squadre, il club di Londra ha subito sei reti nelle prime cinque gare di Premier League: una novità assoluta. I Blues adottano usualmente una tattica attendista che, però, non è ancora riuscita a dare i frutti sperati a causa dei problemi legati al reparto arretrato: giocatori distratti (come si può notare nell’azione dell’1-0) e poco reattivi (cfr. meraviglia targata Jordan Henderson). Non è un caso che la compagine abbia ribaltato le precedenti partite solamente cambiando la propria filosofia ed affidandosi al 4-2-4, modulo che propose già in passato il mister del Belpaese. L’innesto di David Luiz non ha portato i frutti sperati ma potrà permettere, più in là, di disporre la squadra con la difesa a tre, assetto difensivo che Conte predilige.
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