Siamo arrivati a 3 giornate dalla conclusione del campionato regolare della Jupiler Pro League, con una sfida testa a testa tra i detentori del titolo del Club Brugge e gli sfidanti dell’Anderlecht, che risultano a pari punti con il vantaggio per il Club Brugge nello scontro diretto dell’andata terminato 2 a 1 per i ragazzi di Preud-Homme. Andiamo a vedere come si sono comportati in questa settimana, con l’incontro difficile per l’Anderlecht che affronta in trasferta la quarta Oostende, mentre il Club Bruges viene ospitata tra le mura del Het Kujpje da parte degli ottomila fan del KVC Westerlo.
Anderlecht: La squadra di Weiler affronta la durissima trasferta ad Ostenda contro la compagine cittadina schierandosi con il solito 4-2-3-1 molto largo, con l’unica novità in cabina di regia dove il tanto discusso Trebel prende il posto di Youri Tielemans insieme a Leandro Dodencker, confermando i tre dietro Teodorczyk con Bruno, Hanni e Chipciu. L’occasione di ritornare a pari punti col Bruges vincente sabato è troppo ghiotta e lo dimostra il primo taglio offensivo dei viola, dove Chipciu in palese fuorigioco scatta dietro i difensori con 30 metri di campo di fronte: davanti al portiere passaggio verticale per la corrente Hanni che a porta vuota sigla l’1 a 0. Reazione che non tarda ad arrivare per l’Oostende che va vicino al gol su un cross sul secondo palo dove Dimata sciupa. Lo stesso diventa il pericolo numero 1 per l’Anderlecht a causa delle sue sortite offensive, in cui produce una rete esterna e un occasione sfumata per pochi centimetri: si avverte nell’aria che questa risposta feroce dei Man in Red sta per concludersi con qualcosa di utile per il team di Mister Vanderhaeghe e infatti sugli sviluppi di un calcio d’angolo, un ingenuo Hanni provoca il calcio di rigore con un libertino tocco di mano e relativa ammonizione; dal dischetto Dimata non sbaglia spiazzando Boechx e riportando la partita sui binari giusti al 24esimo minuto. Partita a ritmi molto alti, con entrambe le formazioni che cercano di farsi mali tramite iniziative personali, molto pericolose alla fine del primo tempo quelle di Hanni dal limite sinistro dell’area di rigore e quella di Musona dell’Oostende con un tiro deviato di poco a lato: qualcosa al 55esimo sembra cambiare, con Hanni che si tocca il quadricipite della gamba sinistra e chiede il cambio; a volte gli dei hanno bisogno di fare giri vorticosi per espiremere la propria preferenza sulle sorti della storia. Weiler vede in Tielemans l’uomo del destino, l’eroe ellenico che potrebbe portare in salvo una partita in fase di arenazione: il talentino di Sint (luogo che ha visto i natali di molti talenti belga, sarà per il clima o per la corrente cromosomica del paese) capisce di dover ancora una volta dimostrare quanto valgano i suoi 19 anni sulla carta di identità e quanto invece le sue 167 presenze in Jupiler Pro League; si prende la fascia di capitano dall’uscente Hanni e la prima mossa che decide di fare e calciare un pallone dai 30 metri sotto l’incrocio dei pali a 111 kilometri orari. E’ paradossale osservare la maestria di questo calcio fatto col destro (piede debole o almeno cosi si ammette nelle interviste a casa Tielemans) in una situazione di pressione psicologica elevata: si potrebbe opportunamente dire che questo è il gol della settimana ma saremmo smentiti ancora dallo stesso Tielemans due minuti dopo; stop a centrocampo, protezione della palla spalle alla porta con finta e dribbling sul sinistro, per poi calciare da 30 metri una parabola ad incrociare che immobilizza il povero Dutoit. Tielemans come una novella Medusa, che pietrifica i calciatori avversari con il suo talento sconfinato, diventa una delle possibili migliori analogie della mitologia con il calcio contemporaneo: un peso specifico di questa portata non si vedeva da tempo in Jupiler Pro League, ma il numero 31 dell’Anderlecht è riuscito a sconvolgere la partita con due giocate devastanti. Da lì in poi è accademia per l’Anderlecht che riesce a siglare il 4 a 1 grazie al solito capocannoniere della Jupiler Pro League Teodorczyk, che riesce a difendere un bellissimo pallone al limite destro dell’area di rigore e a sferrare un sinistro al volo che si va a depositare dietro Dutoit. I campionati si vincono grazie alla difesa e alla continuità dei giocatori, ma in queste partite solo talenti come Youri Tielemans possono fare la differenza.
Club Bruges: nell’anticipo del Friday Night, ci accolgono con molta poca sobrietà i tifosi alticci del KVC Westerlo, compagine attualmente al 15esimo posto in Jupiler Pro League. La squadra di Preud-Homme schiera un insolito 4-2-3-1 con Vanaken che va a porsi sulla trequarti centrale: pronti via e Izquierdo perde un pallone ingenuo sulla propria trequarti, con Christensen che ne approfitta e mette in chiara posizione irregolare un cross al centro, dove Ganvoula sigla l’1 a 0 per i padroni di casa. Sembrano ricomparire i fantasmi di Lokeren, e sembra tirare una brutta aria sulla panchina di Preud-Homme che scalda la voce per entrare in scena: una delle capacità migliori di Preud-Homme è sempre stato il timbro che riesce a mettere nelle sue squadre, soprattutto nel renderle camaleontiche a partita in corso; il primo cambio da fare sarebbe quello dell’estremo difensore, infatti Butelle non sembra veramente in giornata e rischia di farsi prendere in controtempo su un tiro in lob dai 30 metri. Gli ospiti sembrano tramortiti e quasi al tappeto, soprattutto a causa di un inefficacia offensiva dovuto ad un palleggio sterile a centrocampo che rischia di diventare l’arma perfetta per il suicidio quando al 42esimo l’ennesima palla persa mette Ganvoula di nuovo da solo di fronte a Butelle: il primo spara addosso e il secondo ringrazia. Il Bruge da lì incomincia a macinare gioco e si presenta almeno due volte davanti al portiere avversario dove Vossen e Rotariu sprecano: partita che si dimostra anche ricca di occasioni e divertente da osservare; tutto questo dimostrabile dai 33 tiri totali di cui 18 in porta che entrambi i team eseguono, con un possesso palla equivalente per entrambe. C’è bisogno di qualcosa che spezzi la partita e la rimetta su binari vertiginosi, ed a questo ci pensa Vanaken che si carica la squadra sulle spalle e segna su una deviazione patita dal suo cross (sarà autogol di Miletic) per poi incredibilmente porre la sua squadra in vantaggio a 7 minuti dalla fine grazie ad un sinistro cinico e preciso al volo da fuori area che mette di nuovo Preud-Homme a capo della classifica della Jupiler Pro League. Finale entusiasmante per il Club Brugge che risolve con maggiore fortuna la partita rispetto alla scorsa giornata, andando quasi a chiuderla con il terzo gol di Izquierdo, che si divora incredibilmente nell’aria piccola la più facile delle segnature. Il risultato è di 2 a 1 e il Club Brugge adesso deve resistere ancora per 3 partite, per poi cercare di alzare per la seconda volta consecutiva lo scettro della Jupiler Pro League.
Come finirà questo avvincente testa a testa? Ai posteri l’ardua sentenza.