Prima della partita, Stefano Pioli aveva chiaramente ammesso che contro lo Sparta Praga sarebbero scesi in campo soprattutto i giocatori che avevano giocato di meno fino ad oggi. Così alla fine è stato, con un Milan che ha lasciato in panchina i titolarissimi e ha schierato Tatarusanu, Kalulu, Duarte, Conti, Maldini, Krunic e Colombo. A deciderla, però, è stato il “solito” Hauge, che con un gran gol su azione personale ha indirizzato e deciso la partita a nemmeno 25 minuti dal suo inizio.
Un gol importantissimo, che conferma ancora una volta l’enorme crescita di un giocatore che ha già conquistato i cuori dei tifosi rossoneri. Rapidissimo, imprevedibile, a tratti inarrestabile, il norvegese sta continuando a stupire tutti per talento e quantità, anche se in questa partita ha dimostrato tutta la sua immaturità (e personalità), intestardendosi con la conclusione a giro e andando così a cestinare due occasioni importanti. Ciononostante, Hauge è stato nettamente il migliore in campo, anche per un recupero incredibile che ha impedito allo Sparta Praga di realizzare il gol dell’1-1. Un altro giocatore che si è rivelato fondamentale per la conquista del primo posto del girone è stato sicuramente Tatarusanu, autore di due parate degne di nota che hanno permesso ai rossoneri di mantenere il gol di vantaggio su uno Sparta Praga che non è mai realmente riuscito a entrare seriamente in partite, a dimostrazione di un tasso tecnico decisamente scarso.
A deludere, invece, sono stati solamente Krunic e Duarte, rientrato da un lungo infortunio. Il primo, in particolare, ha sprecato 3 contropiedi potenzialmente pericolosissimi, sbagliando sempre la misura del passaggio. Ciononostante, Pioli accede ai sedicesimi di finale con tante e importanti consapevolezze: innanzitutto, questo Milan ha dimostrato di saper giocare anche con le riserve, che sono riuscite a dominare la gara per buona parte dei 90 minuti di gioco. L’ex allenatore della Fiorentina, inoltre, si può dire felice per il rientro in gruppo di Leao, che ha giocato gli ultimi minuti della sfida. Ibrahimovic, Kjaer e Bennacer, invece, dovrebbero tornare presto disponibili.
Un primo posto importantissimo per il morale e soprattutto per il cammino europeo del Milan, che con questo Hauge, forse, può sognare in grande.
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