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Hauge è l’unica nota positiva di questo Eintracht

Jans Petter Hauge ha impattato benissimo con la Bundesliga. Due gol nelle prime tre gare, o meglio nei primi 205 minuti di campionato. Arrivato dal Milan desideroso di affermarsi ha già convinto i tifosi dell’Eintracht. Il problema a Francoforte è tutto il resto. Il cambio in panchina, dove ora siede Glasner, porta necessariamente ad un periodo di stabilizzazione. In attesa di capire cosa farà Kostic però la sensazione è che qualcosa manchi all’SGE. In attesa che Borré riesca ad inserirsi al meglio con la sua nuova squadra, Hauge per ora è l’unico ad aver mostrato qualcosa di convincente insieme a Lindström, il 21enne danese arrivato dal Brondby.

La scelta di Jans Petter Hauge

Giocare in Champions è il sogno di ogni calciatore ovviamenteha dichiarato Hauge appena arrivato a Francoforte. Però c’è modo e modo per arrivare nella competizione per club più prestigioso ed il norvegese non accetta di fare la comparsa. La scelta di salutare il Milan, che giocherà la prossima Champions, per andare in un club qualificato in Europa League va letta proprio in quest’ottica.

Il tecnico Glasner mi ha convinto subito. Mi ha parlato del suo progetto, di come vuole far giocare la squadra e del mio ruolo. Mi ha conquistato subito“.  E infatti l’impatto con il nuovo mondo è stato subito dei migliori. Gol al debutto contro il Dortmund e rete contro l’Arminia Bielefeld. Due centri sui tre realizzati in totale dalla squadra, due come i soli punti conquistati finora in Bundesliga. La sconfitta contro i giallo-neri non fa scalpore ma i pareggi contro l’Augsburg e la già citata Arminia sì. In quel di Francoforte sono consapevoli che le cose dovranno cambiare alla svelta altrimenti il treno per arrivare in Europa si potrebbe perdere. Hauge sembra essersi già calato alla perfezione in questa nuova avventura ora dovrà riuscire a trascinare i suoi compagni per far spiccare il volo alle Adler.

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