L’Utrecht ferma la capolista Feyenoord e strappa un punto importante, nonostante il pari vada stretto alla formazione di casa. Guidati da un ispirato Haller, gli uomini di Braafheid, si fanno rimontare dopo un vantaggio per 3-1; il successo sarebbe stato essenziale per superare il Twente, diretto concorrente ad un posto in Europa League. L’attaccante francese sta dimostrando di non essere solo una giovane promessa, ma una vera sicurezza per un club che può ambire a palcoscenici più importanti. Andiamo a scoprire chi è questo classe ’94, un po’ troppo sottovalutato in Eredivisie…
Sebastien Haller nasce nel 1994 a Ris-Orangis e inizia a muovere i primi passi da giocatore nelle giovanili locali del Vigneux nel 2003 fino al 2005. Il ragazzo sembra promettere bene e sulle sue tracce giunge il Bretigny Football. In due anni, il giovane, si mette in mostra dimostrando di essere superiore ai coetanei e immediatamente viene acquitato, a titolo gratuito, dall’Auxerre. Nel 2007 entra a far parte ufficialmente delle giovanili del club francese iniziando a lavorare per esordio in Ligue 1. Dal suo arrivo passano ben 5 stagioni e nel 2012 viene schierato tirolare nel massimo campionato transalpino. L’impatto è molto buono, ma il tecnico lo vede ancora troppo acerbo e preferisce alternarlo tra primavera e prima squadra. Tra il 2010 e il 2015, con entrambe le formazioni schende in campo per 107 volte (57 con l’Auxerre 2 e 50 con l’Auxerre di Ligue 1). In totale gonfia la rete in 35 occasioni, ma la società non sembra voler puntare su di lui. Haller viene accusato di non avere la personalità giusta per emergere e il suo poco fiuto per il gol portano al suo trasferimento.
Prima di cederlo definitivamente, l’Auxerre vuole concedere un’ultima possibilità alla punta e lo parcheggia in prestito all’Utrecht, in Eredivisie nel mercato invernale del 2015. Il salto di qualità da Ligue 2 e massimo campionato olandese è enorme, ma l’esterno d’attacco sembra non accusare la pressione. In soli 6 mesi, con 17 presenze, gonfia la rete in 11 occasioni, impressionando il nuovo allenatore per velocità, movimenti smarcanti e dribbling secco e rapido. L’ottima vena realizzativa invoglia la società olandese a riscattarlo dal prestito per una cifra pari a 750 mila euro. Il 2015-2016 è l’anno di Haller: il ragazzo, sulle ali dell’entusiasmo, trova fiducia e sicurezza superando ogni suo record precedente. Viene impegato per tutti i match di Eredivisie e in 37 incontri sigla ben 19 gol chiudendo al 5° posto la classifica cannonieri a soli 21 anni. Non contento in 5 gare di coppa nazionale timbra il tabellino per 5 volte raggiungendo quota 24 realizzazioni stagionali. Un anno d’oro per il giovane che si libera dell’etichetta di giovane promessa.
L’attuale stagione parte con il migliore degli auspici e la punta sembra voler ripercorrere la strada già calcata in precedenza. Al momento, al 14° turno di campionato, è già arrivato a quota 7 gol e 3 assist. Gli ultimi 2 centri risalgono proprio allo scorso week end nella delicatissima sfida contro il Feyenoord. La capolista, guidata da Van Bronckhorst, viene travolta dalla forza del francese che spaventa non poco il club di Rotterdam, costratto ad una rimonta nei minuti finali di gara. Haller è una forza della natura: il fisico possente lo aiuta a resistere bene agli interventi degli avversari, ma allo stesso tempo resta veloce e imprevedibile. Bravo negli inserimenti tra le righe, sa dettare perfettamente il passaggio al compagno di squadra. Ha un grande fiuto in area ed è lesto soprattutto nei tap-in vincenti. In un attacco a 3 si accomoda sulla sinistra trasformandosi in seconda punta, pronto ad attaccare il secondo palo e a servire il compagno al centro del trio offensivo. Non è solo un bomber, ma anche un assistman e per questo è considerato il vero leader della rosa.
La sua crescita è giunta anche con la nazionale, con la quale ha vestito tutte le maglie dall’Under-17. Nel 2013 viene convocato per la prima volta in Under-21 dal ct Willy Sagnol e con la quale ha disputato 18 partite e ha realizzato 10 gol, implacabile anche con la Francia più piccola.
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