Le gare del girone E tra Tunisia-Mauritania e Angola-Mali concludono la prima fase della Coppa d’Africa 2019. Due giorni di pausa e poi inizieranno gli ottavi di finale a Il Cairo venerdì 5 luglio. Ottavi di finale a cui parteciperanno 16 delle 24 nazionali iniziali e che non mostrano sorprese, tutte le squadre favorite al passaggio del turno sono riuscite a portare a termine la missione.
Nel girone E però abbiamo visto qualche sorpresa. Ci si aspettava una Tunisia dominante nel gruppo composto da Mali, Angola e Mauritania, e invece ha rischiato seriamente di rimanere fuori dagli ottavi di finale. A dominare ci ha pensato il Mali, 7 punti totali e una buona alchimia tra calciatori già famosi in Europa. Moussa Marega del Porto, Coulibaly del Nantes, per arrivare ai Red bull Samassekou e Haidara, che oggi con un bolide sotto l’incrocio dei pali ha conquistato i 3 punti ai danni dell’Angola.
Tunisia deludente non solo per le aspettative alte che i più avevano sul cammino delle aquile di Cartagine, ma anche per la poca cattiveria mostrata in campo e un gioco non all’altezza dei calciatori in rosa. Forse per il gioco il tempo scarseggia, ma almeno per quanto concerne personalità e approccio alla gara, dai tunisini ci si aspetta di più. L’accoppiamento è stato tutt’altro che clemente per le prime due del girone E. Il Mali affronterà la Costa d’Avorio nella parte più difficile del tabellone; occasione d’oro per la Tunisia che, se dovesse battere il Ghana agli ottavi (grande ostacolo), incontrerebbe la vincente tra Madagascar e Repubblica democratica del Congo. I tunisini hanno le qualità per invertire la rotta e difendere il secondo posto dietro il Senegal nel ranking Fifa delle nazioni africane.
Ci hanno sperato fino all’ultimo Angola e Mauritania, ma si sono dovute arrendere alla superiorità tecnica delle avversarie. Ci sarà grande rammarico nello spogliatoio di entrambe perché un solo gol le ha separate da un clamoroso accesso agli ottavi di finale. La Mauritania soprattutto avrebbe meritato qualcosa in più dello 0-0 finale con la Tunisia, viste anche le tante assenze difensive