La Coppa d’Africa è giunta ai quarti di finale e, tra le tante partecipanti, spicca la sorpresa della Guinea Equatoriale: la nazionale, contro ogni pronostico, si è ritrovata tra le 8 migliori formazioni del continente africano. Gli equatoguineani, però, vantano un bel quarto posto conquistato proprio nel torneo disputato nel 2015 dove era la nazione ospitante: l’imperativo, adesso, è quello di migliore il proprio score, centrando almeno il podio che è sfuggito di pochissimo nelle passate edizioni.
LA GUINEA EQUATORIALE MIRA AL PODIO: IL 3° POSTO SAREBBE UN TRAGUARDO IMPORTANTISSIMO
Sicuramente, nell’attuale Coppa d’Africa, la vera sorpresa è rappresentata dalla Guinea Equatoriale, formazione in grado di bloccare il Mali, eliminandolo ai calci di rigore dopo aver chiuso al secondo posto il girone E. La nazionale ha dimostrato di essere cresciuta sotto l’ambito tecnico e lo ha sottolineato la sopravvivenza in un gruppo che vedeva non solo i campioni in carica dell’Algeria ma anche la Costa d’Avorio, una squadra sempre ostica in ambito mondiale. Nonostante le insidie, due successi hanno permesso agli equatoguineani di volare agli ottavi della competizione per poi battere i maliani e conquistare anche i quarti di finale.
In passato, la Guinea Equatoriale, ha iniziato a mostrarsi al mondo nel 1973 ma da quel momento in poi non ha mai strappato una vittoria fino al 1999, quando riuscì a prevalere contro la Repubblica Centroafricana per 2-0. La prima partecipazione alla Coppa d’Africa risale al 2012, dove presentò la sua candidatura per ospitare il torneo insieme al Gabon. La richiesta venne accoltà e la nazionale esordì per la prima volta nella fase finale della coppa: l’impatto fu eccezionale con il primo successo nella competizione e il passaggio ai quarti grazie al secondo posto nel gruppo. L’eliminazione arrivò successivamente per mano della Costa d’Avorio che si impose per 3-0. Da quel momento in poi, la Guinea Equatoriale iniziò a creare un proprio progetto tecnico, nell’ambito calcistico e si qualificò anche per la Coppa d’Africa 2015, sempre come paese ospitante, dopo che il Marocco era stato escluso dalla CAF. In questa occasione, la nazionale giunse fino al quarto posto finale, perdendo per 4-2 dopo i calci di rigore contro il Ghana.
Da quel momento in poi, una crisi che face sprofondare la formazione dal 49° posto nel Ranking FIFA fino al 114° attuale. In questa edizione, invece, per la prima volta nella loro storia gli equatoguineani si sono qualificati passando a pieni voti la fase ad eliminazione. Il caso ha voluto che per la prima volta fossero presenti tutte e 3 le Guinee, situazione mai accaduta in tutta la storia del torneo africano. In un girone di ferro, la Guinea Equatoriale ha dimostrato di avere una buona base di calcio, prettamente incentrato sul contropiede, con una fase difensiva attenta e ben organizzata. Nel gruppo E ha chiuso dietro solo alla Costa d’Avorio, eliminando i campioni in carica dell’Algeria e la Sierra Leone. Agli ottavi, invece, il Mali ha dovuto alzare bandiera bianca, piegandosi dopo i calci di rigore con il fatale errore di Sacko. Il prossimo ostacolo porta il nome di Senegal e l’obiettivo degli equatoguineani è migliorare il 4° posto raggiunto nel 2015: al momento, Ganet e Obiang sono gli unici due giocatori andati a segno, ma sono stati sufficienti per trascinare la nazionale fino a questo punto. Sicuramente Marocco, Camerun, Gambia, Burkina Faso ed Egitto sono rose più organizzate per alzare al cielo il trofeo, ma non si può sottovalutare una squadra che ha dato del filo da torcere anche a realtà molto più blasonate.