Guilherme Alvim Marinato sarà il primo oriundo della storia della nazionale russa.
Il trentenne estremo difensore in forza allo Lokomotiv Mosca, al nono anno in maglia verde-rossa, ha infatti ricevuto la convocazione del ct Leonid Slutski nelle scorse ore, risultando così il primo calciatore naturalizzato dell’intera storia della Federcalcio russa.
Ai nipotini potrà di essere stato homo novus in Russia, quindi, essendo stato anche il primo giocatore brasiliano della storia a vestire la maglia del suo attuale club.
Distintosi negli anni per alcuni buoni interventi tra i pali, ha alternato alle parate alcuni momenti ricchi di lacune ed incertezze, che lo hanno portato in diverse circostanze a sedersi in panchina.
Le qualità e la personalità in dote all’estremo difensore di origine carioca sono comunque di buon livello.
Molto considerato anche all’interno dello spogliatoio del proprio club di appartenenza, ha spesso indossato la fascia di capitano al braccio sinistro.
Per un portiere essere sfiduciato ed accantonato nei momenti di difficoltà rischia di poter tramutarsi in un qualcosa di fatale e tragico, ma il carattere ed il temperamento del portiere scuola Atletico Paranaense gli hanno permesso di risalire la china in entrambe le circostanze in cui Abaev, ancora oggi suo secondo, lo aveva scavalcato nelle gerarchie della porta.
Il sogno Europeo di Guilherme
Nato nello Stato del Minas Geiras, sogna ora (come anche molti altri connazionali in giro per l’Europa) l’Europeo in Francia. Quella in corso è stata probabilmente la sua miglior stagione, in cui è sempre stato titolare ed ha spesso effettuato interventi molto importanti in difesa della propria porta.
Vista la mancanza di altri pari ruolo particolarmente validi in questo momento, potrebbe essere lui il terzo portiere della spedizione russa alle spalle di Akinfeev e Lodygin.
Eventuali concorrenti? Ryzhikov del Rubin Kazan e Artem Rebrov, numero uno e capitano dello Spartak Mosca.
Diventerebbe così il primo oriundo ad essere convocato per un Europeo o un Mondiale con la Russia, ma alle novità Guilherme è ormai abituato…