La pausa Nazionali si appresta a finire e i massimi campionati a riprendere. Con essi, la Ligue 1 che tra 4 giorni tornerà in campo con un anticipo di pregio: quello tra PSG e Lille. La giornata si preannuncia interessante, complice un centro classifica abbastanza fitto e qualche sfida intrigante anche in coda. Ma andiamo con ordine…
Nonostante basterebbe, non è soltanto la sfida tra le prime due della scorsa stagione. Il quinto posto del Lille spegne le velleità di titolo, soprattutto se i punti di distacco sono 11. Tuttavia, per Maignan, Soumaré, Weah e Ikoné (ex PSG) non può essere una partita come le altre. Il miglior portiere della scorsa stagione, in particolare, difende i pali della quinta difesa del campionato dopo che a Parigi ha trovato pochi minuti pur giocando un’importante Youth League. Lille gli ha dato continuità e una maglia Bleu ora che è entrato nel giro della Nazionale. L’infortunio di Weah non va migliorando e lo priverà della sfida più attesa: Soumaré e Ikoné, quantomeno, saranno della partita e cercheranno di compensare con le motivazioni un gap tecnico notevole. Non è detta l’ultima parola anche se a Parc des Princes è dura per definizione.
Tre punti e si pensa all’Europa, una sconfitta e si viene risucchiati. La sintesi di Lione-Nizza è esattamente questa e il match si preannuncia caldo e intenso. Specie dopo la sconfitta dell’OL nella bolgia di Marsiglia in cui è mancata la cattiveria oltre a un certo Memphis Depay. I ragazzi di Rudi Garcia dipendono molto dalle sue prestazioni sia in fase realizzativa sia nella fase di costruzione. Tiene impegnate le difese e si trova a meraviglia con Moussa Dembelé con cui forma la coppia gol più prolifica della Ligue 1 con 16 reti. Il Nizza, dalla sua, non vive un bel momento a livello offensivo. La rete degli ‘avanti’ manca da un mese esatto: a segnare era stato Ganago nella sconfitta per 4-1 contro il PSG. Dolberg è in netta fase calante dopo un inizio incoraggiante: stimola invece Atal, di cui abbiamo parlato settimana scorsa. Il terzino è l’arma in più del Nizza con il record di dribbling riusciti a partita (4.4) davanti a gente come Mbappé e Di Maria. Da verificare, tuttavia, l’infortunio rimediato contro il Botswana che potrebbe tenerlo fuori in vista della partita di Parc OL.
I vincitori della scorsa Coupe de la Ligue vengono dalla bella vittoria contro il Nimes rilanciando il morale in Alsazia nonostante una situazione di classifica traballante. Il gol (e fanno 5) e i 2 assist di Ludovic Ajorque sono stati una bella spinta prima di una pausa non così desiderata. Questi giorni hanno sicuramente dato energie all’Amiens che, allo Stade de la Licorne, deve ritrovare la vittoria dopo il brutto stop di Rennes. Un 3-1 perentorio che ha visto sfaldarsi le speranze dei bianconeri dopo il vantaggio iniziale e il clamoroso 2-1 mancato da Kakuta a inizio ripresa. L’uomo in più è senz’altro Stiven Mendoza, ala rapida da 4 gol in 7 partite, che può compensare i pessimi numeri della terzultima difesa del campionato. Sarà la classica ‘partita che vale doppio’: 90 minuti di bassa classifica, ma di grande sostanza.
Sarebbe potuta essere la partita del grande ex Ghislain Printant, ma Claude Puel gli ha ormai rubato la scena. Il Saint-Étienne ha invertito la rotta con 4 vittorie nelle ultime 5 partite grazie al cambio di guida tecnica, fondamentale per come si era messa la classifica. Grazie all’ex tecnico del Leicester sono ancora vive le speranze di rivedere Les Verts in Europa, ma serve continuità di risultati. Mancano i numeri di Khazri, ancora: lui che lo scorso anno trascinò i suoi in Europa League con 13 gol e 6 assist e che oggi è fermo a una sola rete e 2 assist. Davanti al Saint-Étienne, un Montpellier aggrappato al treno europeo e in serie di risultati utili da 3 partite. A guidare La Paillade, capitan Hilton che a 42 anni ha sforato quota 300 presenze con la maglia arancioblù e intende mirare altri grandi traguardi con questa maglia. Lo score tra le due squadre in campionato vede 27 vittorie dell’A.S.S.E, 10 pareggi e 17 vittorie del Montpellier in 57 partite in Ligue 1. Una vittoria darebbe a entrambe tanta ‘benzina’ per sognare un po’ di più.
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