Città: Bragança Paulista (SP)
Stadio: Nabi Abi Chedid (17430 posti)
Miglior piazzamento: 2°
Piazzamento 2019: 1° in Série B
LA SQUADRA
Il metodo Red Bull nel calcio ormai è arcinoto: un pacchetto completo che prevede una ristrutturazione e un rebranding totale della società acquisite, imponendo un certo stile e i propri colori sociali e facendo leva su ingenti investimenti dal punto di vista infrastrutturale e tecnico.
A prescindere dalle rimostranze di carattere ideologico e dalle possibili ripercussioni sul senso di appartenenza dei tifosi – siamo pronti per un calcio di squadre brandizzate anche nei nomi? – i risultati sul piano sportivo sono sotto gli occhi di tutti: il Salisburgo domina in Austria e sta iniziando a farsi valere anche in Europa, il Lipsia è passato in pochi anni dalla quinta serie tedesca alla Champions League, i New York Red Bulls sono stabilmente tra le migliori squadre della MLS.
In Brasile l’azienda è andata oltre, creando nel 2007 una squadra completamente da zero, il Red Bull Brasil (con sede a Campinas, nell’area metropolitana di San Paolo) che ha scalato le divisioni del Campeonato Paulista fino a raggiungere nel 2019 il quinto posto, alle spalle delle quattro grandi storiche.
E il Bragantino? Club di lunga tradizione, nella sua storia ha ottenuto come miglior risultato la finale del Brasileirão persa nel 1991 contro il Sao Paulo, ma in generale era abituato a fare la spola tra Série A, B e C.
Nel marzo 2019 la società, neopromossa in seconda divisione, è stata acquisita dal colosso austriaco con la promessa di modernizzare le strutture (il Nabi Abi Chedid sarà il primo del Brasile dotato di Wi-Fi) e di puntare immediatamente alla promozione.
L’obiettivo è stato raggiunto con due giornate d’anticipo e 7 punti sulla seconda, miglior attacco (64) e miglior difesa (27), e ora la curiosità è tanta per capire intanto dove si collocherà la squadra nella massima serie, e soprattutto se e come riuscirà a consolidarsi negli anni tra le nuove big del Paese.
Nella prima divisione del Paulista si è qualificato per la seconda fase vincendo il proprio girone (ce ne sono 4 da 4 squadre, ma le partite sono incrociate) con due belle vittorie contro San Paolo e Palmeiras e un pareggio equilibrato contro il Santos.
Nonostante le dimissioni dell’allenatore (ed ex giocatore della Roma) Antônio Carlos Zago, liberatosi per firmare coi Kashima Antlers, il modello di gioco non dovrebbe cambiare troppo con Felipe Conceição, che l’anno scorso ha sfiorato la promozione con l’América-MG, partendo dall’ultimo posto dopo 9 giornate.
Il suo riferimento principale è Klopp, in particolare per l’alta intensità in ambo le fasi, le riaggressioni immediate a palla persa e l’estrema verticalità delle transizioni, e più in generale per l’idea che la sua squadra non debba mai assumere un atteggiamento passivo.
Uno stile che si sposa bene con una rosa dall’età media tra le più basse del torneo, in cui spiccano gli esterni mancini Artur (riscattato dal Palmeiras dopo il prestito dell’anno scorso) e Thonny Anderson (acquistato dal Gremio dopo una buona stagione con l’Athletico Paranaense), il robusto e dinamico centrocampista Matheus Jesus, il centravanti Alerrandro, acquistato per 3 milioni di euro dall’Atlético Mineiro, che ricorda Gabigol per come riesce a “vedere la porta” nonostante movenze non proprio eleganti, il 24enne pilastro centrale della difesa Léo Ortiz (fondamentale la sua qualità nei passaggi per trovare i compagni tra le linee) e il terzino sinistro Luan Cândido, già di proprietà del Lipsia.
Come ha dichiarato lo stesso allenatore, però, in Série A il fattore esperienza non può essere sottovalutato, e allora tra i pali ecco il 36enne Júlio Césár, come terzino sinistro il 30enne Aderlan Silva (7 assist l’anno scorso), in mezzo al campo il classe ‘89 Uillian Correia, prezioso nella prima costruzione, e davanti il 32enne Ytalo, miglior marcatore in Série B con 13 gol e attuale capocannoniere del Paulista con 7.
È partito invece in sordina il 23enne tuttocampista Claudinho, che partendo sulla carta da trequartista nel 4-2-3-1 di Zago è stato il giocatore più influente della squadra con la sua creatività e i suoi movimenti tra le linee: oltre a 9 gol e 8 assist, è stato primo nel campionato per passaggi completati e tiri, ma anche per palloni recuperati nella metà campo avversaria.
Vedremo se saprà ripetersi, dato che nelle ultime uscite gli era stato preferito Vitinho, che l’anno scorso invece aveva visto poco il campo.
L’UOMO-CHIAVE
In Brasile sono in molti a pensare che sarà la stagione dell’esplosione per Artur: classe ‘98 cresciuto nel Palmeiras, dopo qualche prestito nelle serie minori, nel 2019 con il Bahia ha ben figurato al primo anno da titolare nel Brasileirao, chiudendo con 7 gol e 3 assist.
Pagato 6 milioni di euro, con la nuova maglia ha già brillato nel Paulista, contribuendo con 2 gol e altrettanti assist in 7 partite al buon avvio di stagione della squadra, dimostrandosi da subito ben integrato nei meccanismi di Conceição.
Le sue caratteristiche ricordano quelle del Papu Gomez: baricentro basso (è 1.68) combinato a grande forza nelle gambe ed elevata frequenza nella corsa, che lo rendono rapidissimo nello stretto ma anche potente in progressione.
L’anno scorso partiva spesso largo a destra, mentre quest’anno dovrebbe agire in zone un po’ più centrali per lasciare la corsia al terzino. Cerca il dribbling (2.6 a partita nel Paulistao, secondo solo a Soteldo) con ottime percentuali di riuscita (75%) ma non gioca a testa bassa e ha la visione di gioco per mandare in porta i compagni (nel 2019 è successo più di 2 volte a partita).
Quando riceve palla tende ad accelerare la manovra, il che lo rende un’opzione molto efficace nelle transizioni offensive, mentre in fase difensiva non si risparmia, soprattutto quando si tratta di riaggredire dopo aver perso palla in avanti.
Prodotto delle giovanili del Palmeiras, Luan Cândido non ha fatto in tempo a esordire in prima squadra prima di essere acquistato, per 8 milioni di euro, dal Lipsia. Con i Roten Bullen il giovane terzino sinistro si è già messo in mostra nella Youth League, dove ha fornito due assist in tre presenze, ma fino al 30 giugno 2021 giocherà con il Bragantino.
Le sua caratteristiche sembrano incastrarsi alla perfezione nella modello di gioco iperdinamico della galassia Red Bull: una buona tecnica abbinata a doti aerobiche straordinarie, che lo portano a sovrapporsi continuamente sulla fascia per arrivare al cross, fondamentale in cui deve però migliorare.
Il suo fisico longilineo lo rende agile ma piuttosto leggero nei duelli fisici, ma con l’età e l’allenamento si sta irrobustendo in vista del definitivo approdo in Europa.
In fase di non possesso è aggressivo (spesso interviene in scivolata) e nelle transizioni offensive la sua velocità può essere letale; inoltre, particolare da non trascurare, possiede un gran tiro da fuori e sa rendersi pericoloso anche su calcio di punizione.
Nel Paulista è stato schierato una sola volta, ma c’è da scommettere che nel corso della stagione saprà ritagliarsi il suo spazio, anche perché si giocherà quasi sempre ogni tre giorni e il 34enne Edimar avrà bisogno di rifiatare.
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