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Guida al Brasileirão 2020 – Atlético Mineiro

Città: Belo Horizonte (MG)
Stadio: Mineirão (61846 posti)
Miglior piazzamento: Campione (1 titolo)
Nel 2019: 13°
Competizione continentale: Copa Sudamericana (eliminato nella prima fase)

 

LA SQUADRA

Dopo la burrascosa separazione dal Santos, le cui difficoltà economiche non avrebbero consentito i rinforzi richiesti dal tecnico, e il mancato accordo col Palmeiras, la firma di Jorge Sampaoli con l’Atlético Mineiro è stata una vera sorpresa.
La scorsa stagione l’argentino ha saputo rilanciare la sua carriera dopo la difficile esperienza come CT dell’Albiceleste, conducendo la propria squadra al secondo posto con tanto di recordo storico di punti e giocando un calcio divertente e aggressivo, testimoniato dal minor numero di passaggi concessi per azione difensiva (indice PPDA) di tutto il campionato.

Il discepolo di Bielsa è molto ambizioso, e il suo arrivo è stato accompagnato da un mercato in entrata molto interessante, finanziato con le cessioni del terzino Emerson (al Barcellona per 12 milioni di euro), dell’attaccante colombiano Yimmi Chará (ai Portland Timbers per 5), del portiere Cleiton e dell’attaccante Alerrandro, ceduti al neopromosso RB Bragantino per 8 milioni complessivi.
Il ricavato è stato investito in modo oculato, su giocatori funzionali all’idea di calcio del 60enne santafesino: sulla fascia sinistra sfreccerà Guilherme Arana, preso dal Siviglia dopo la deludente parentesi atalantina, mentre il centrocampo è stato rinnovato con gli acquisti di Allan (23 anni, dal Liverpool via Fluminense) e del 24enne Léo Sena dal Goiás.

I due sono giocatori piuttosto simili, che si caratterizzano per giocare ad alta intensità e per un’aggressività che li ha resi due tra i giocatori più ammoniti lo scorso anno.
Il loro apporto in rifinitura e finalizzazione è pressoché nullo (0 gol e 3 assist in due nel 2019), ma in costruzione sanno gestire il pallone sotto pressione per garantire un’uscita pulita alla squadra: Allan è stato il secondo centrocampista per passaggi completati a partita (75), mentre Sena è di gran lunga il mediano con più dribbling completati (4.5 ogni ‘90 con un’eccellente percentuale di riuscita dell’84%) e falli subiti (quasi 5 per 90’).

A completare il trio di centrocampo dovrebbe esserci Nathan, che potrebbe però essere schierato più avanti lasciando spazio all’altro nuovo acquisto Alan Franco, altro giovane mastino arrivato dall’Independiente del Valle, già nel giro della nazionale ecuadoregna.
Tornando a Nathan, fa parte della folta schiera di brasiliani ingaggiati dal Chelsea e mai sbocciati: confermato in prestito al Galo per il terzo anno consecutivo, a 24 anni è atteso alla consacrazione dopo nel 2019 ha espresso il suo talento a sprazzi prima di essere frenato da un infortunio sul finale di stagione.
In difesa serviranno giocatori veloci per sostenere la difesa alta, e il prescelto per guidarla è il paraguayano Júnior Alonso, arrivato in prestito dal Lille dopo una stagione al Boca, mentre i terzini saranno Arana e il giovane Guga, da cui ci si aspetta molto dopo i 4 assist della stagione d’esordio: nelle prime uscite lo si è visto spesso accentrarsi a inizio azione per formare una linea a 3, lasciando il collega mancino più avanzato in ampiezza dall’altra parte.

Altro elemento sul quale Sampaoli non transige è un portiere abile nel gioco coi piedi, al cui proposito pare che, dopo aver accantonato Victor e ingaggiato Rafael dal Cruzeiro, stia cercando di portare a Belo Horizonte anche Éverson, grande protagonista l’anno scorso proprio nel suo Santos.

In attacco le alternative sono molte, forse troppe: dal mercato sono arrivati l’idolo di casa Diego Tardelli (di ritorno a 35 anni dopo le esperienze in Cina e al Grêmio) e soprattutto Marrony, 21enne esterno d’attacco prelevato dal Vasco, la cui tecnica in velocità potrebbe sbocciare definitivamente nel nuovo contesto dopo i 4 gol e 3 assist dell’anno scorso.
La concorrenza si è ampliata con l’acquisto di Keno – 30enne tornato dagli Emirati, che se è ancora quello dei tempi del Palmeiras può incidere parecchio – e Jefferson Savarino, brevilineo esterno venezuelano reduce da tre stagioni molto convincenti in MLS in cui ha totalizzato 22 gol e altrettanti assist.

A loro si aggiunge l’altro venezuelano Rómulo Otero, maggior dribblatore del campionato (ne prova oltre 9 ogni 90’) e tiratore compulsivo (ne prova quasi 5 a partita) ma non troppo efficace (3 gol nel 2019) – che però quest’anno ha già colpito dalla grande distanza con una meravigliosa punizione nello sfortunato preliminare di Copa Sudamericana contro l’Unión di Santa Fe -, senza dimenticare la creatività di Hyoran (in prestito dal Palmeiras), il talento in rampa di lancio del ‘99 Marquinhos e l’ecuadoregno Junior Cazares, miglior marcatore della squadra nello scorso campionato con 6 gol e 2 assist che ha sofferto un inizio di stagione difficile a causa di un infortunio muscolare prima e dell’infezione da Covid poi.

il 40enne Ricardo Oliveira invece è fuori dai piani, e secondo le ultime voci potrebbe tornare al Santos o addirittura al Portuguesa, club minore di San Paolo dove iniziò la sua carriera.

 

L’UOMO-CHIAVE

El Xerife Júnior Alonso è il prototipo del difensore richiesto da Sampaoli per come riesce ad abbinare aggressività senza palla e qualità nella gestione del possesso, grazie al suo mancino educatissimo.
Arrivato da poco, il 27enne centrale paraguayano ha già preso il comando della linea difensiva del Galo; l’anno scorso al Boca è stato utilizzato anche come terzino sinistro, ma il meglio di sé lo ha dato in Francia, dove alla guida di Marcelo Bielsa aveva messo in mostra le sue eccellenti capacità di passatore nel trovare i compagni tra le linee.

Con la partenza del Loco era stato ceduto in prestito al Celta Vigo dove non aveva convinto, ma dopo la buona esperienza in Argentina (con la conquista del titolo da titolare) il bielsista Sampaoli si ritrova in rosa un giocatore di livello assoluto per il campionato brasiliano, comprese le uscite in dribbling in grado di entusiasmare la torcida, quando sarà possibile rivedere gli spalti pieni.

IL POTENZIALE CRAQUE

In una squadra con un allenatore nuovo e dalla rosa quasi interamente rivoluzionata, può valere la pena puntare una fiche su Dylan Borrero, 18enne ala colombiana pescata nell’Independiente Santa Fe.
Grezzo, istintivo e spesso inconcludente come gran parte dei giovanissimi pari ruolo sudamericani, Borrero ha già trovato spazio nelle rotazioni in tutte le competizioni giocate dall’Atlético nella prima parte della stagione.

Quando riceve palla il dribbling è il suo primo pensiero, e spesso si concede barocchismi mirati allo sfoggio della propria tecnica più che all’efficacia, ma ha mostrato anche di saper imbeccare i compagni nello spazio con intelligenti passaggi filtranti.
Un fondamentale in cui deve senz’altro lavorare è la finalizzazione, dato che i suoi tiri risultano spesso sporchi e inefficaci.
Insomma Sampaoli ha del bel materiale da plasmare e il fatto che sia stato già buttato nella mischia lascia ben sperare per la sua evoluzione futura.

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