Attimi di paura al Parc Olympique Lyonnais dove la Francia ha rischiato di abbandonare agli ottavi il suo Europeo. L’Irlanda stava per compiere l’impresa e forse, con un po di cinismo in più, ci sarebbe anche riuscita. Alla fine la spuntano i transalpini che accedono ai quarti di finale dove si troveranno una tra Inghilterra ed Islanda. Per essere la principale candidata alla vittoria finale servirà qualcosa in più agli uomini di Deschamps, salvati, oggi, da un super Griezmann, autore di una doppietta.
Stavolta pensava di aver fatto le scelte giuste; credeva di aver messo l’undici migliore per poter affrontare una nazionale, l’Irlanda, indubbiamente inferiore. Invece, ancora una volta, Deschamps si è trovato di fronte ai sui sbagli. Il 4-3-3 di inizio gara si è rivelato un vero e proprio incubo. Squadra slegata tra i reparti e giocatori allo sbando che cercavano più la giocata singola, piuttosto che l’aiuto reciproco. La posizione di Payet e Griezmann, troppo larghi, non ha aiutato la Francia che ha chiuso la prima frazione di gioco sotto nel punteggio. Poi, nella ripresa il cambio di marcia; un 4-2-3-1 dettato si dalla necessità di recuperare il risultato, ma che ha mostrato un’idea di gioco totalmente inesistente nel primo tempo. Una domanda sorge spontanea: come è possibile che Deschamps abbia sempre bisogno di sbagliare formazione per poi porvi rimedio? La risposta la può trovare soltanto lui, ma deve farlo in fretta. Contro squadre più esperte, questo errore rischi di pagarlo a caro prezzo.
Sono scesi in campo con l’idea di dare tutto; la voglia di vendicare l’eliminazione del 2009 era tanta. E per cinquantasette minuti hanno anche accarezzato l’idea di fare l’impresa. Poi si sono dovuti arrendere di fronte ad una nazionale nettamente più forte. La doppietta di Griezmann ha spento i sogni dei ragazzi di O’Neill che però escono a testa alta, anzi altissima. L’Irlanda ci ha provato fino all’ultimo e nel primo tempo ha anche giocato meglio dei padroni di casa, ma ha pagato l’inesperienza; ha pagato soprattutto la poca cattiveria sotto porta. La prima frazione di gioco poteva anche finire due a zero per Brady e compagni e allora chissà, magari sarebbe andata diversamente. La realtà, però, racconta di una nazionale, l’Irlanda, che deve tornare a casa. L’unica consolazione, è che stavolta l’eliminazione non è venuta per un fallo di mano.
Doveva essere il suo Europeo; quello che lo avrebbe consacrato a livello internazionale, consegnandoci uno dei centrocampisti più forti dei prossimi dieci anni. E forse lo sarà; ma per il momento Pogba sta deludendo le aspettative. Venti minuti buoni contro la Svizzera sono troppo pochi per non considerare un flop l’Europeo del centrocampista juventino. Per sua fortuna ha altre occasioni per mostrare il suo valore. Chi invece sta dimostrando di essere al top della forma è Antoine Griezmann. L’attaccante dell’Atletico Madrid, in ombra nel primo tempo (per colpa dell’ennesima formazione sbagliata da Deschamps), si è rifatto con gli interessi nella ripresa; doppietta ed espulsione procurata. Se la Francia può permettersi di aspettare Pogba, è merito del “Piccolo Diavolo“, che con questi due goal sale in testa alla classifica marcatori insieme a Bale e Morata.
E’ stato un ottavo di finale più duro del previsto ma alla fine la Francia è riuscita a farlo suo. Nei quarti possibile affascinante sfida contro l’Inghilterra, ma occhio al cuore dell’Islanda che non vuole smettere di stupire. La speranza per i tifosi “Blues” è che Deschamps non sbagli ancora una volta formazione.
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