Nel bel mezzo di un turno di Europa League che ha assorbito (e assorbirà) energie alle restanti formazioni greche impegnate per approdare agli ottavi di finale, ovvero Olympiakos e Paok, ecco in campionato che tutto procede secondo la norma eccezion fatta per la prima della classe. Paulo Bento ha infatti perso il derby contro l’Aek per 1-0, in una partita che ha ricordato come la testa del Θρύλος sia effettivamente già proiettata alla sfida dell’Osmanlı Stadyumu, sancendo dall’altro lato della medaglia la rinascita dell’Aek sotto la gestione Jiménez (ma chi vi scrive ne era già certo da settimane). Quanto al Paok, reduce da uno 0-3 casalingo contro lo Shalke 04 che fa considerare la partita di ritorno a Gelsenkirchen quasi come una visita di piacere, dalle parti di Salonicco ci si è consolati festeggiando il 4-0 sul Veria sempre più ultimo in classifica. Nella zona alta della classifica vincono tutte o quasi: se infatti il Panathinaikos rifila una manita a domicilio dell’Asteras Tripolis, e il Panionios conferma la seconda posizione con una vittoria di misura ai danni dell’Ikralis, continua la crisi dello Xanthi che è uscito sconfitto dal Peristeriou contro i padroni di casa dell’Atromitos. In chiave salvezza è da annotare la vittoria del Larissa sul Levadiakos (2-1), che aumenta il gap proprio tra le due compagini rispettivamente tredicesima e quattordicesima. Ora il distacco si fa di 6 punti: che il destino abbia ormai deciso le tre retrocesse?
Sul match di cartello di questa 21° giornata, il derby di Atene tra Aek e Olympiakos, ne parlo a parte per importanza, strascichi e un’analisi sommaria dei temi che reputo più interessanti. Sempre restando nella capitale, è interessante come il Panathinaikos di Marinos Ouzounidīs stia sempre maggiormente trovando la quadratura del cerchio che era completamente sfuggita ad Andrea Stramaccioni. Se lo scorso weekend avevo parlato di una sorprendente formazione autrice di un poker con cui era stato demolito il Panetolikos, oggi mi tocca elogiare la manita rifilata da Οι Πράσινοι, letteralmente “i verdi”, al malcapitato Asteras Tripolis in casa sua, al Kolokotronis. Cambiano gli interpreti, con il tecnico di Alessandropoli costretto a far a meno di Villafanez, ma non il risultato: altra prova di grande spessore, che conferma un grande momento di forma. Marcus Berg (alla 13° rete stagionale) sempre più trascinatore di questo Pana che segna anche coi “volti nuovi” in zona gol: Viktor Klonaridis, Rodrigo Moledo e Olivier Boumal. E quando dopo 9′ sei già sullo 0-2 vuol dire che mentalmente stai bene, hai voglia di fare e sei cosciente delle tue potenzialità. Aggiungeteci una prova mostruosa di Paul-José Mpoku sulla fascia opposta al camerunese: dell’ex Cagliari e Chievo inoltre il gol dello 0-4 e l’assist in occasione dello 0-3.
Reduce dalla batosta casalinga contro lo Shalke 04 (ah a proposito, le reti di Max Meyer al minuto 82 ed Huntelaar al 90′ non sarebbero state impossibili da evitare), quantomeno il Paok è riuscito a consolidare il terzo posto in campionato con una buona prova. E’ terza ora, la compagine di Vladimir Ivić (39 punti, a -2 dal Panionios e -12 dall’Olympiakos ormai raggiungibile solo per la più ostinata matematica) dopo il 4-0 casalingo con cui è stato regolato il Veria fanalino di coda. E a differenza dell’Europa League, in cui il modulo era stato un incomprensibile 3-5-2, il 4-2-3-1 del Toumba Stadium è risultato efficace: Pedro Henrique, Warda e Djalma Campos a supporto di Aleksandar Prijović (niente spazio per Diego Biseswar o capitan Stefanos Athanasiadis) hanno fatto il bello e il cattivo tempo. L’ex Rennes ha aperto le marcature, poi Pijović ha capitalizzato prima un rigore, poi un assist di Wanda, prima che il 23enne egiziano ispirasse anche il neo entrato Dimitrios Pelkas. Chiosa finale: Leo Matos impiegato da terzino sinistro è molto meglio rispetto rispetto a quando viene schierato da fluidificante destro nel 3-5-2. Prendi appunti, Vladimir.
Quanto allo Xanthi, ecco che continua la crisi (a questo punto sempre più profonda) della società patrocinata dalla Skoda. Un’altra sconfitta, questa volta contro l’Atromitos, che mina le certezze di una formazione che poteva certamente ambire a qualcosa di più. Nelle ultime 5 partite, soli 2 i punti ottenuti dalla truppa di Razvan Lucescu (per di più, contro avversari quali Aek e Paok), mentre prima di questo filotto c’era stata un’impressionante serie di sei vittorie consecutive che aveva fatto gridare al miracolo sportivo. Lo Skoda era secondo e mostrava gran calcio. Oggi pare essersi perso: solo Younes continua a segnare con una certa prolificità (13° centro, sebbene quello di domenica sia avvenuto su calcio di rigore), per il resto in panchina sono rimasti Soltani e Triadis (preferiti Lazic e Lucero ai lati di Vasilakakis) e lo stesso 4-2-3-1 pare aver perso la sua imprevedibilità. E ora lo Xanthi, in crollo verticale, è sesto…
Va invece tutto benissimo alla seconda in classifica, il Panionios che con l’1-0 ha rosicchiato furtivamente tre punti all’Olympiakos. E se il titolo pare un miraggio per il grande gap tecnico/societario/economico col club del Pireo, già mantenere questa posizione sarebbe fantastico. Contro l’Ikralis bisogna ringraziare il sinistro di Ben El Fardou (alla 6° marcatura, la terza consecutiva), che ha consentito col minimo sforzo (e con gli ospiti in 10 dal 32′) di portarsi a casa la terza vittoria consecutiva per coltivare il sogno di restare lì, aggrappato con i denti e con le unghie al podio. Concludo con una veloce carrellata: bene il Platanias di Signevich (settimo in Σούπερ Λίγκα Ελλάδα), che mette le briglie al Panetolikos grazie soprattutto a Georgios Manousos che si procura e trasforma un rigore (7° rete per lui) prima di servire l’assist per la testa di Karypidis. Tre punti anche per il Pas Giannina che, grazie alla freddezza dagli undici metri di Pedro Conde, dopo 10′, non concede niente al Kerkyra. Grandissimo momento di forma per l’attaccante spagnolo: undici marcature stagionali, 5 nelle ultime 4 sfide. Infine, il posticipo Larissa-Levadiakos è finito 2-1: Adnan Aganovic e Vasilios Rentzas le firme sul successo che ha reso inutile il momentaneo pari di Nikolaos Kaltsas in una partita assai nervosa (8 ammoniti e due espulsi). Del resto, la sfida metteva in palio pesanti punti salvezza. E nel prossimo turno, la formazione di Sakis Tsiolis andrà ad Atene per cercare di limitare i danni in casa dell’Aek…
Matteo Albanese
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