Due gol per battere il Belgio dei campioni e conquistare la semifinale contro la Spagna: l’Italia non smette di stupire nel suo grande Europeo, neanche contro la prima sfidante eccellente di questo percorso. Se nelle altre vittorie si era sempre messo in discussione il valore dell’avversario, la vittoria ottenuta con i Diavoli Rossi diventa una conferma della grande crescita della Nazionale, anche dal punto di vista mentale.
Contro l’Austria forse aveva pesato il fatto di affrontare la prima partita da dentro o fuori dopo cinque anni, un tempo infinitamente lungo e durante il quale tante cose sono cambiate all’interno della squadra. Tanti volti nuovi, qualche conferma ma soprattutto una nuova identità, forte e decisa come non si vedeva dalla gestione Antonio Conte. L’Italia si è formata passo dopo passo e contro il Belgio ha sfoderato tutte le sue armi migliori: la presenza di Barella dal primo minuto ha dato una grande spinta al centrocampo, apparso un po’ spento nella partita precedente, Donnarumma si è sempre fatto trovare pronto e Insigne ha finalmente regalato agli italiani il tanto atteso tiro a giro, marchio di fabbrica del talento napoletano.
A mancare tanto è stato il grande riferimento offensivo, con Immobile apparso in ombra e sempre in difficoltà contro la difesa belga, non irresistibile ma esperta e decisa in ogni movimento. Ma l’Italia è rimasta compatta e ha continuato a giocare da squadra: il gruppo è stato ancora una volta il punto forte di questa Nazionale, colpevole di non avere una stella e di aver incontrato soltanto avversari più deboli, almeno sulla carta. Colpe spazzate via da una vittoria importante anche dal punto di vista del morale e che non concede più scusanti a chi aveva dubitato del lavoro svolto da Roberto Mancini fino a qui.
Neanche il rigore dubbio segnato da Lukaku subito dopo il 2-0 azzurro ha scalfito il morale dell’Italia, rientrata in campo fiera e con la voglia di combattere fino all’ultimo secondo. Una partita delicata che potrebbe rappresentare il vero punto di svolta di questo Europeo: la Nazionale è cresciuta e può dire la sua contro qualsiasi avversario, forte di una squadra unita e di una panchina pronta a rispondere quando è chiamata in causa.
L’unica nota negativa è l’infortunio di Leonardo Spinazzola, uscito infortunato in barella in lacrime tra i fischi dei tifosi del Belgio, zittiti qualche minuto dopo dalle urla e dal grande abbraccio della nostra Italia che ha risposto nel modo più bello, conquistando una vittoria fondamentale per credere ancora nel grande sogno.