Da questa notte prenderà il via anche la Gold Cup 2019 e in un’estate così ricca di avvenimenti internazionali rischia di passare erroneamente in secondo piano. La coppa che consegnerà alla storia una nuova regina del calcio nordamericano ha deciso, in controtendenza con gli ultimi anni, di giocare da metà giugno e non da luglio come suo solito e questo potrebbe penalizzarne la visibilità. Ma questo ha fatto sì che nazionali come Messico, Stati Uniti e Costa Rica potessero concentrarsi unicamente su questo torneo, senza dover distribuire le energie su due competizioni.
Tutte le nazionali sono chiamate al riscatto per motivi diversi, partendo dal “Tricolor” messicano che due anni fa non è nemmeno riuscito ad arrivare in finale. Una ferita ancora aperta che deve essere ricucita il prima possibile e che può essere fatto già quest’anno. A volersi prendere una rivincita con il passato è anche il c.t. Gerardo Martino, due volte secondo nelle ultime due Copa América con l’Argentina, e per farlo ha chiamato un giusto mix tra giocatori presenti nella Primera División messicana e altri che si fanno valere in Europa. Raúl Jiménez e Guardado saranno due delle principali stelle, ma occhio al classe ’98 Alvarado, uno dei più interessanti prospetti del calcio nordamericano.
Chi deve dimenticare il passato il prima possibile sono invece gli Stati Uniti e soprattutto la clamorosa non qualificazione negli ultimi Mondiali in Russia. Gregg Berhalter è l’uomo chiamato in panchina per la rinascita della nazionale a stelle e strisce e l’uomo più atteso della sua rosa è senza dubbio Pulisic. Il talento del Chelsea ex Borussia Dortmund può raccogliere l’eredità di Dempsey e diventare un simbolo per il calcio statunitense. Per il resto questa Gold Cup sarà una vetrina per gli altri giocatori dato che quasi tutti si trovano in Mls.
Ai nastri di partenza la terza è ancora una volta la Costa Rica che però fatica ad avere un ricambio generazionale. Campbell, Bryan Ruiz e Bolaños sono ancora dei nomi importanti per la nazionale di Matosas, ma i giovani non sembrano dare grandi garanzie e per questo ce ne sono veramente pochi. Nessuno al di sotto della classe 1997 con Jimmy Marín possibile sorpresa.
Infine ci saranno le altre nazionali che vorranno stupire divertendosi. Panama vuole continuare il suo percorso di crescita, così come il Canada che sembra avere una squadra in crescita con la federazione che si sta muovendo anche in ambito Mondiali 2026. Giamaica, El Salvador e Honduras sono le mine vaganti del torneo e poi ci sono le bellissime realtà di Bermuda, Guyana, Martinica e Curaçao, squadre piccole con il grande sogno di strappare qualche punto e, perché no, provare a mettere in mostra i propri talenti e dargli un futuro in Europa o Sud America.
Si inizierà dunque questa notte con Canada-Martinica e Messico-Cuba che daranno il via a un torneo che si concluderà il 7 luglio a Chicago. Le premesse ci sono, speriamo di divertirci, ma soprattutto non dimenticatevi della Gold Cup 2019.
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