La Germania, nella serata di ieri, ha vinto al Windsor Park contro l’Irlanda del Nord; tre punti fondamentali per i ragazzi di Löw in vista della qualificazione ai prossimi europei. Vittoria firmata Halstenberg e Gnabry con il secondo alla sua quinta rete in altrettante partite. Il talento del Bayern Monaco sta provando a mascherare la mancanza di gioco da parte della Mannschaft (“Perché giochiamo così male?” è la domanda della Bild). Difficile trovare una risposta anche se al momento l’importante è andare all’Europeo. Le prossime tre partite saranno fondamentali anche se, con un Gnabry così, non dovrebbero esserci problemi.
Le due sfide con Olanda e l’Irlanda del Nord hanno dimostrato, ancora una volta, come Gnabry abbia raggiunto la maturità calcistica; un giocatore dal talento indiscusso il cui obiettivo è di consacrarsi in una stagione ricca di impegni tra club e nazionale. La differenza tra Bayern e Germania, però, è sostanziale: mentre nei bavaresi è un giocatore forte all’interno di una grande squadra, nella Mannschaft sta diventando un leader a cui Löw non può rinunciare. Non sono solamente i goal a renderlo indispensabile ma anche la sua capacità di far sviluppare la manovra offensiva in maniera fluida e qualitativamente elevata. Con un Reus non al meglio della forma, un Werner lontano parente di quello ammirato con il Lipsia e delle riserve non di primissimo livello, Gnabry è l’unico in grado di accendere l’attacco tedesco. La sua abilità nell’uno contro uno e nel creare la superiorità numerica lo rendono un pericolo pubblico per le difese avversarie; ama svariare su tutto il reparto offensivo per non dare punti di riferimento. Il problema è che Werner non è Lewandowski e Reus gioca in maniera del tutto differente rispetto a Coman o Perisic. Questo responsabilizza il ragazzo ma lo rende anche l’unico in grado di poter cambiare le partite. Löw non può fare a meno di Gnabry anche perché il ragazzo sta mascherando i problemi di una nazionale che non può fallire la qualificazione al prossimo Europeo.
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