22° turno di Eredivisie che mette in evidenza uno scontro importantissimo per la salvezza: Eagles contro Den Haag. Le due formazioni militano nella bassa classifica rispettivamente all’ultimo e terz’ultimo posto. Un solo punto divide i due club che si affronteranno in una sfida fondamentale per la permanenza nella massima serie olandese. Gli ospiti sono in caduta libera, mentre il fanalino di coda sta dando segnali di vita che potrebbero trasformarsi in una vera e propria rianimazione. Andiamo a vedere come si presentano i club alla sfida…
Gli Eagles battono un colpo tornando tra le formazioni in lizza per la salvezza: la società di casa ha battuto, a sorpresa, il N.E.C. nello scorso weekend, riacciuffando la penultima posizione ed afferando ill treno per la permanenza in Eredivisie. L’andamento, paradossalmente, risulta migliore fuori casa con 2 pareggi e un successo nelle ultime 5 gare. Le restanti 2 sconfitte sono avvenute tutte tra le mura dell’Adelaarshorst. Nonostante i numeri restino negativi (18 gol fatti e 35 subiti) “le aquile” stanno trovando il giusto percorso da seguire per scacciare l’incubo Eerste Divisie. Gli uomini da tenere sott’occhio sono sicuramente i due attaccanti: Antonia e Manu. I due compagni di reparto sono andati a segno nella gara contro il NEC e le loro incursioni, unite a velocità e tecnica, possono mettere in seria difficoltà il Den Haag, che ha diversi grattacapi in difesa. L’attaccante del Curacao ha messo a segno 5 reti in 21 partite dimostrandosi la punta più prolifica della squadra. Gli Eagles combatteranno con il coltello tra i denti per non ripiombare nel baratro.
Dall’altra parte della barricata troviamo l’Ado Den Haag che non sta vivendo un girone di ritorno fantastico: 4 gare nel 2017 e 4 sconfitte consecutive con una caduta verticale verso il terz’ultimo posto. Gli ospiti hanno incassato 9 gol e ne hanno realizzato solo uno. Nonostante vanti un punto in più rispetto ai diretti rivali dell’Eagles, la differenza reti è per giunta peggiore: 17 centri all’attivo e 38 al passivo. La difesa è totalmente cambiata dal ritorno della sosta: disordinata e disattenta, non ha un vero leader in grado di gestirla e spesso lascia voragini nelle quali si infilano gli attaccanti avversari. Il reparto offensivo invece si è totalmente spento non riuscendo più a fornire approvvigionamenti alla squadra. La situazione è più grave del previsto e la gara del weekend è importantissima per la lotta salvezza. Purtroppo, numeri alla mano, gli Eagles sono favoriti, ma siamo abituati, in Eredivisie, a non dare mai per spacciato nessuno. Schaken, l’uomo che ha trascinato il club fin ora, vuole tornare ad assaporare il piacere del gol ed è proprio su di lui che l’allenatore farà affidamento. Il ragazzo ha tolto più volte le castagne dal fuoco con realizzazioni importanti e assist perfetti.
Ci attende veramente un bellissimo match: il pareggio è il risultato che non aiuterebbe nessuno, solo i 3 punti potranno cambiare il destino di una delle due squadre. La perdente potrebbe impantanarsi in sabbie mobili così profonde che risulterebbe un miracolo uscirne.
Negli ultimi 19 anni, i due club si sono affrontati sul campo in sole 9 occasioni all’Adelaarshorst tra Eerste Divisie e Eredivisie. Il risultato è di perfetto equilibrio con 4 vittorie a testa ed un solo pareggio per 1-1 nell’Aprile del 2008. Per gli Eagles, il maggior successo risale al marzo del ’99 con un secco 3-0 nella Serie B olandese: successo che portò, a fine torneo, l’Ado Den Haag a chiudere 5 punti sotto i rivali. Gli ospiti invece possono vantare un annata fenomenale con un doppio 4-0 tra andata e ritorno rifilato agli avversari nel 2008. Nonostante l’ottimo score, quell’anno i gialloverdi chiusero in terz’ultima posizione rischiando seriamente di approdare nelle serie dilettantistiche dei Paesi Bassi. Lo scontro della scorsa stagione invece si è concluso sul risultato di 1-0 per le aquile. A decidere il match fu Van der Linden su rigore al 43’ dopo l’espulsione di Wormgoor, per un’uscita sconsiderata in area. Vi lascio alla ripresa del gol proprio da dietro la porta, direttamente dalla curva dei giallorossi:
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