Dal 2008 il Pallone d’oro era diventato una lotta a due tra i due fenomeni di questa generazione: Lionel Messi e Cristiano Ronaldo. Nemmeno le imprese dell’Inter del Triplete, della Spagna campione del mondo e d’Europa o dei tedeschi vincenti con Bayern e Germania avevano fatto sì che un loro giocatore riuscisse ad alzare al cielo il più importante riconoscimento. Nel 2018 però qualcosa finalmente cambiò e i giudici premiarono un giocatore fondamentale per le vittorie dei Blancos che però era sempre stato troppo poco esaltato: Luka Modrić.
Nel 4-3-1-2 di Zinedine Zidane il campione di Zara ricopriva il ruolo di interno di sinistra dividendo i compiti di impostazione e interdizione con Casemiro e Toni Kroos. A differenza del brasiliano e del tedesco, il croato era l’uomo che spiccava più di tutti per capacità di giocare a tutto campo, visione di gioco e inserimenti. Era praticamente impossibile vedere un’azione madridista senza la sua presenza anche se è sempre stato deficitario il suo apporto in zona gol. Nessun centro infatti nella fase a eliminazione della trionfale Champions League 2017-18 vinta a Kiev sul Liverpool di Klopp eppure era innegabile il suo grande contribuito alla squadra.
A fare aumentare ancora di più le sue quotazioni per il Pallone d’oro di fine anno ci fu però un fantastico Mondiale giocato con la sua nazionale. La Croazia veniva inserita tra le possibili sorprese del torneo ma in pochi la vedevano come possibile finalista. Con un centrocampo stellare completato da Brozović e Rakitić, fu Modrić a emergere come campione e a trascinare la squadra fino all’ultimo atto del Mondiale. L’apice venne toccato alla seconda partita del girone dove contro l’Argentina il numero dieci balcanico si inventò una fantastica rete da fuori area mettendo la palla all’angolino dove Caballero non potè arrivarci. Un suo errore dal dischetto ai tempi supplementari contro la Danimarca sembrò costare il passaggio del turno, ma alla lotteria finale si rifece e anche gli scandinavi vennero eliminati. Russia e Inghilterra furono le due vittime successive, ma nella finale di Mosca la Francia era troppo più forte e vinse per 4-2.
Modrić però era finalmente riuscito a entrare nella leggenda del calcio sfiorando il successo con una squadra che in passato mai si era spinta così in avanti. Le grandi annate con il Real Madrid e il super Mondiale spinsero così la giuria di France Football a nominarlo miglior giocatore del mondo nel 2018 facendolo diventare non solo il primo a vincere dopo dieci anni di Messi e Ronaldo, ma anche l’unico a vincere il premio oltre ai due inarrivabili in questo decennio. Il finale del 2018 non fu dei più esaltanti, ma a trentatre anni la sua carriera poteva già ritenersi più che soddisfacente.
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