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Prima ai gironi, poi in finale: le cinque doppie sfide in Coppa d’Africa

Algeria e Senegal possono vantare un’ottima tradizione calcistica nonostante non siano mai riuscite a creare domini continentali. Solo una vittoria per le “Volpi del Deserto“, addirittura nessuna per i “Leoni del Teranga“. Le due squadre erano state inserite nello stesso girone a inizio torneo e allora era stata l’Algeria ad avere la meglio vincendo per 1-0, ma quello successo qualche giorno fa ormai è un lontano ricordo. Ecco le cinque migliori finali in Coppa d’Africa tra squadre che già si erano affrontate nel girone.

1) CONGO KINSHASA-GHANA 1968
Nel 1968 la Coppa d’Africa allarga il numero delle sue partecipanti e arriva a una prima fase a gironi con semifinali e finali arrivando a otto squadre. È l’Etiopia a ospitare la manifestazione ma il grande interesse è per il gruppo B. Con la Repubblica del Congo relegata in ultima posizione a zero punti sono Congo Kinshasa, attuale Repubblica Democratica, Ghana e Senegal a giocarsi la qualificazione. Il primo posto va al Ghana che sfrutta la vittoria contro i Leopardi per 2-1 grazie a un gol nel finale di Mfum. La vittoria contro il Senegal ad Asmara porta anche la squadra del c.t. ungherese Ferenc Csanádi in semifinale dove strapperanno ai supplementari l’accesso in finale dopo un esaltante 3-2 contro i padroni di casa etiopi. Anche il Ghana avrà bisogno dei supplementari per avere la meglio della Costa d’Avorio, con un altro pirotecnico 4-3, e quindi ad Addis Abeba tutto era pronto per la rivincita. Questa volta le cose andarono in maniera molto diversa rispetto a qualche giorno prima e Pierre Kalala stoppò e calciò di sinistro sotto la traversa a metà secondo tempo realizzando l’1-0 decisivo che regalò il primo successe alla nazione congolese.

2) GHANA-LIBIA 1982
La Libia è sempre stata la squadra nordafricana con meno tradizione calcistica e in Italia è ricordata quasi esclusivamente per l’apparizione di Saadi Al Gheddafi con la maglia del Perugia. Nel 1982 però quando organizzò la Coppa d’Africa riuscì a stupire tutti andando oltre ogni aspettativa e arrivando in finale. Il torneo iniziò il 5 marzo a Tripoli e si concluse sempre allo stadio 11 giugno della Capitale il 19 marzo e apertura e chiusura hanno visto sempre la stessa partita: Ghana-Libia. Nella gara del girone i centrafricani sorpresero i padroni di casa nel primo tempo passando in vantaggio con Alhassan ma si fecero rimontare nella ripresa da Ferjani e Issawi prima che Opoku N’ti non trovò il pareggio a pochi secondi dalla fine chiudendo la sfida sul 2-2. Un pari che avrebbe aiutato le due squadre a qualificarsi alle semifinali eliminando Camerun e Tunisia, e prima di scontrarsi ancora una volta riuscirono a far fuori Algeria e Zambia. Dopo il pari della prima fase ancora una volta non si riuscì ad avere un vincitore e all’iniziale vantaggio ghanese di Alhassan rispose Al Beshari dopo un’azione confusa. Si andò ai rigori e dopo le prime cinque realizzazioni si andò a oltranza ma Ghonaïm per la Libia e subito dopo Mensah per il Ghana fallirono la grande occasione della vittoria. Si dovette arrivare all’ottavo tiro con l’errore di Zeiyu e la rete di Afriye e gli uomini di Charles Gyamfi erano per la quarta volta campioni continentali.

3) CAMERUN-NIGERIA 1988
L’edizione marocchina del 1988 ha rappresentato il primo passo verso l’epoca d’oro del calcio centroafricano dove Camerun e Nigeria stupirono il mondo nei Mondiali italiani e statunitensi. E proprio queste due nazioni diedero spettacolo vincendo il loro girone su Egitto e Kenya e andando a braccetto in semifinale. La prima sfida si giocò a Rabat nella seconda giornata del girone e finì con un 1-1 molto di comodo con Milla a pareggiare l’iniziale vantaggio di Okwaraji. In semifinale ci fu ancora la sfida con il Nord Africa, ma Algeria e Marocco dovettero capitolare e allora a Casablanca ecco un altro Camerun-Nigeria. Il pareggio questa volta non andava bene a nessuno e dopo una partita ruvida fu Kana Biyik molto bravo a guadagnarsi un calcio di rigore per fallo di Ebioghe e Kundé calciò perfettamente battendo Rufai. Il gol bastò per vincere e i Leoni indomabili vinsero per la seconda volta il massimo titolo africano.

4) ALGERIA-NIGERIA 1990
Due anni dopo la Nigeria ci riprovò ma per laurearsi campione doveva superare l’ostacolo Algeria padrona di casa. E il debutto il 2 marzo ad Algeri fu pesantissimo, con i “Guerrieri del deserto” che asfaltarono i vicecampioni in carica con un rotondissimo 5-1. Rabah Madjer, uno dei più grandi giocatori africani di sempre, giocò meravigliosamente e segnò le due reti che spianarono la strada per il successo algerino. Una doppietta di Menad e la rete finale di Amani completarono il trionfo, mentre per i nigeriani ci fu la consolazione di aver mandato in gol un ragazzino di diciassette anni dal futuro assicurato: Jay-Jay Okocha. Le Super Aquile si ripresero e battendo Costa d’Avorio ed Egitto conquistarono il secondo posto che gli permise di affrontare lo Zambia in semifinale rifilandogli un secco 2-0. L’Algeria dovette soffrire di più contro il Senegal ma vinse per 2-1 e allora il 16 marzo 1990 allo stadio 5 Juillet 1962 di Algeri davanti a centomila spettatori si rigiocò la sfida con la Nigeria. Questa volta il risultato finale non fu così rotondo ma a vincere furono ancora i padroni di casa. Madjer servì un perfetto pallone per Oudjani che deviò in rete di piatto destro la palla dell’1-0 e della storia algerina che vinse il suo primo, e per ora unico, titolo africano.

5) NIGERIA-BURKINA FASO 2013
Il Sudafrica aveva da poco ospitato i Mondiali e non sorprese molto la scelta di affidargli anche la Coppa d’Africa 2013. La Nigeria era tra le favorite del torneo e venne inserito in un girone morbido sulla carta con Zambia, Etiopia e Burkina Faso. Ma che i burkinabè sarebbero stati avversari ostici lo si capì subito quando nella prima giornata Alain Traoré pareggiò a tempo ormai scaduto la rete iniziale di Emenike bloccando così le Super Aquile sull’1-1. I pareggi con lo Zambia e le vittorie sull’Etiopia portarono le due squadre ai quarti di finale e se la Nigeria rispettò le aspettative vincendo e convincendo in due gare difficili contro Costa d’Avorio e Mali il Burkina Faso sorprese tutti. Un gol di Pitroipa nei supplementari bastò per eliminare il Togo e incredibilmente i rigori li premiarono contro il favoritissimo Ghana in semifinale. Tre anni dopo la finale tra Spagna e Olanda l’FNB Stadium di Johannesburg era pronto a rimettersi l’abito delle grandi serate e a ospitare il secondo atto di Nigeria-Burkina Faso. Dopo il pari nel girone il c.t. nigeriano Stephen Keshi non sottovalutò più i rivali e dopo lo splendido gol del vantaggio di Sunday Mba la squadra non perse la concentrazione e mantenne il risultato portando ad Abuja la terza Coppa d’Africa della sua storia.

Francesco Domenighini

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