Un anno, tre mesi ed una manciata di giorni dopo, a 696 km di distanza, la storia si è ripetuta. Il Girona è riuscito nell’impresa di battere il Real Madrid nel sacro tempio del Santiago Bernabéu, lanciandosi a 4 punti dalla zona retrocessione e facendo scivolare i blancos a 9 punti dal Barcellona capolista.
Un favore tra catalani, per i quali la squadra di Florentino Perez rappresenta la centralità statale della Spagna, contrapposta alla volontà d’indipendenza della Catalogna.
Il vantaggio di Casemiro alla mezz’ora del primo tempo ha solo illuso il pubblico madridista, che ha lasciato con largo anticipo lo stadio in un finale che ha avuto ben poco di esaltante da raccontare. Stuani e Portu, neanche a dirlo hanno ribaltato il risultato a Madrid nella ripresa, rendendo il pranzo ai sostenitori blancos piuttosto indigesto.
La stessa dinamiche, gli stessi interpreti e la medesima capacità di infilare un terribile uno-due si erano visti poco più di un anno fa. In apertura, evidenziavamo sia la distanza temporale che quella geografica, per tornare all’ottobre del 2017: Girona-Real Madrid 0-1 dopo i primi 45′. Stavolta è Isco a portare in avanti i suoi, guidati da Zidane che ben sapeva far rendere il fantasista spagnolo, ad oggi un separato in casa per i Galacticos. In quell’occasione i catalani impiegarono solo 4 minuti a sovvertire il punteggio. Stuani su rigore e Portu, come in questa stagione, regalarono la prima grande vittoria di prestigio ai sostenitori del Montilivi.
Un incubo per il Real, che proprio nelle scorse settimane aveva eliminato il Girona nei quarti di Copa del Rey ma che ora si ritrova ad aver perso, probabilmente, uno degli ultimi treni per il primato in Liga.
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