Il Girona saluta la Primera División, la squadra catalana è la terza retrocessa della Liga 2018-2019 insieme a Rayo Vallecano e Huesca. È durata solo due anni l’avventura degli albirrojos in Liga, campionato mai disputato prima e in cui hanno scritto pagine importantissime della propria storia.
Una squadra praticamente immutata rispetto all’anno scorso non è riuscita ad ottenere i punti necessari per salvarsi in una Liga certamente non facile nelle zone basse della classifica. 37 punti a fronte dei 51 della stagione ’17-’18; 37 gol (meno di uno a giornata) rispetto ai 50 dell’anno precedente; e soprattutto un girone di ritorno in cui i catalani hanno raccolto pochissimo. La squadra ha sofferto tantissimo l’addio di Pablo Machín, sulla panchina del Girona dalla stagione 2013/2014. Con lui a dirigere l’orchestra il Girona appariva solido, aggressivo e pericoloso anche contro le grandi. La sua dipartita verso Siviglia (durata troppo poco) ha lasciato un vuoto che Eusebio Sacristán non è riuscito a colmare.
Prima di focalizzarci punto per punto su questo biennio del Girona in Liga occorre citare due calciatori che, con o senza Pablo Machín, hanno trascinato a suon di gol e prestazioni la squadra. Si tratta di Cristhian Stuani e Portu. L’uruguaiano e lo spagnolo hanno segnato 60 gol in due campionati. Considerando che il Girona ne ha segnati 87 nelle due Primera División disputate, si tratta dei 2/3 dei gol della squadra. Numeri impressionanti per due giocatori che sicuramente non giocheranno in Segunda il prossimo anno e che meritano palcoscenici più importanti.
Ora ripercorriamo insieme i momenti salienti del Girona, dall’Europa sfiorata a un’inaspettata retrocessione.
Dopo uno 0-0 in casa contro il Real Saragozza, il Girona ottiene il punto necessario per conquistare, per la prima volta in 87 anni di storia, la promozione in Primera.
Il primo gol in Liga lo segna Stuani a Montilivi. La sua doppietta all’esordio frutta un pareggio contro l’Atletico Madrid.
Solo una settimana dopo arriva il festeggiamento dei primi 3 punti in Liga. Contro il Malaga termina 1-0 con la rete di Pedro Alcalá.
Il 29 ottobre è una data che i catalani originari di Girona difficilmente dimenticheranno. Al primo confronto con l’odiato Real Madrid in Liga, il Girona si impone per 2-1 ribaltando l’iniziale rete di Isco con i soliti Portu e Stuani.
Il 3 marzo 2018, dopo la vittoria per 2-0 all’Estadio de la Ceramica contro il Villarreal, il Girona diventa la miglior debuttante della storia della Liga con 40 punti ottenuti in solo 27 giornate.
Per raggiungere i quarti di finale di Copa del Rey, miglior piazzamento della propria storia, il Girona ha dovuto eliminare l’Atletico Madrid. Dopo l’1-1 dell’andata a Montilivi, i ragazzi di Sacristan sembravano spacciati e invece hanno ottenuto un clamoroso 3-3 nei minuti finali eliminato il Cholo Simeone al Wanda Metropolitano (rete del 3-3 siglata dall’ex romanista Seydou Doumbia).
Sarebbe bastato un pareggio per alimentare ancora le speranze di salvezza, invece in questa data maledetta per i tifosi del Girona arriva una sconfitta. Il Levante ribalta nei minuti finali il vantaggio iniziale di Stuani e condanna il Girona al ritorno in Segunda.
S’ha acabat. Un dolorós final per a un camí de somni. El final és dur però el trajecte ha estat meravellós.
Ara és hora de mirar endavant i treballar convençuts que tornarem a estar on el Girona es mereix.
Gràcies pel vostre suport afició. Ara més que mai, #OrgullGironí ⚪🔴 pic.twitter.com/PWlhgFgqzl
— Girona FC (@GironaFC) May 18, 2019
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