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Solidità, il segreto del Getafe: Bordalas studia da Simeone

Un Real Madrid revitalizzato, un Barcellona che sta ritrovando sé stesso. Sempre loro, blancos e blaugrana, in testa alla Liga. Nello scorso decennio, come d’altronde in tante altri momenti della storia del campionato spagnolo, la lotta al titolo delle attuali squadre di Zidane e Setién aveva visto inserirsi l’Atletico Madrid di Simeone, ormai sulla panchina dei colchoneros dal lontano 2011 e vittorioso nel 2014. Una rivale che quest’anno è già lontana dalle prime della classe, e non figura nemmeno come terza in classifica. Al suo posto, il sorprendente Getafe di José Bordalas, a detta di molti, l’erede di quel fastidioso e temibile Atleti del Cholo.

Il parallelo: Bordalas sulle orme di Simeone?

Si celebrano soprattutto i due attaccanti tra le file degli azulones: Jaime Mata ed Jorge Molina. Otto reti per il primo, cinque per il secondo: un tandem di sicuro rendimento, vista la scorsa stagione e la qualificazione in Champions League sfiorata (e comunque sopperita da un’Europa League ben incominciata dagli spagnoli). Alla luce delle prestazioni e dei dati di quest’anno, però, ciò che risalta nel Getafe è soprattutto la fase difensiva. Un reparto, orfano di Leandro Cabrera, passato recentemente all’Espanyol, che Bordalas ha dovuto rieducare: stretto nel posizionamento, aggressivo dopo il primo controllo e perennemente concentrato sulle più disparate situazioni che ogni match può presentare. Il Getafe possiede un organico fisico e di gamba, più che tecnicamente sopraffino: e allora non solo il reparto difensivo, ma anche il folto centrocampo aiuta la fase di non possesso e si tiene lì pronto ad innescare i due delanteros. Non è un caso se Simeone, nella scorsa decade, ha saputo conquistare una Copa del Rey, una Liga e ben tre Europa League compattando il suo undici e convincendolo ad andare fisicamente oltre il proprio limite in ogni gara: Bordalas sembra averne fatto tesoro, ed ora è terzo, con tre punti di vantaggio proprio sui colchoneros con la quarta miglior difesa.

Il tabù da sfatare

All’Atleti, però, il Getafe di José non è ancora riuscito a segnare una rete: un parallelismo che continua a mantenere l’allievo al di sotto dal maestro. Ma a maggio gli azulones ospiteranno il Cholo, e visto il ritmo e la vicinanza in classifica tra le due squadre, non è da escludere un match in cui entrambe rischieranno di sbilanciarsi, provando a portare a casa tre punti pesantissimi. Intanto, il Getafe si gode l’ultima, grande vittoria sul Valencia (3-0) ed il terzo posto, che quest’anno non vorrà certamente lasciarsi sfuggire.

 

 

 

 

 

Luigi Romanelli

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