Viaggio in Europa in seconda classe: nuova opportunità nel Vecchio Continente per Gerson, che dopo la purificazione brasiliana sembra essere pronto per giocarsi sul serio le sue chance di una carriera di livello in Europa. Da Rio a Marsiglia, trasferimento che celebra la sua grande crescita che già lo ha portato a essere parte della nazionale che a luglio dovrà difendere a Tokyo il titolo olimpico vinto a Rio nel 2016.
Gerson, il ritorno in Brasile per rilanciarsi
Sono ormai passati due anni da quando Gerson ha deciso di fare ritorno in Brasile in seguito alle esperienze non fortunate con la maglia di Roma e Fiorentina in cui il sentiero tracciato di una carriera da protagonista era stato reso più tortuoso da un’ambientazione tutt’altro che facile. Ma l’esperienza fatta al Flamengo ha creato le basi per un secondo tentativo nel calcio europeo, grazie a minutaggio, crescita e successi che lo hanno reso un giocatore a oggi molto più credibile. Una scelta forzata che però è valsa il riscatto della sua carriera: per un giocatore cresciuto nel sempre florido vivaio del Fluminense, accettare di vestire la maglia prestigiosa del Flamengo è un vero e proprio gesto di forza, ma è proprio nella sponda rubronegra di Rio che ha trovato la maniera di tornare un calciatore appetibile per un grande campionato al di là del charco.
Un europeo come Jorge Jesus l’ha reso un centrocampista di impostazione di grande credibilità, sfruttando a pieno l’ottima tecnica e abilità nei passaggi presenti nel suo bagaglio tecnico, aggiungendo però un’importanza nella circolazione del pallone che gli era stata negata nelle due esperienze italiane. Di fatto se nella Roma veniva impiegato principalmente in zone di rifornimento per le punte e a Firenze come mezzala offensiva, al Flamengo si è trasformato in un centrocampista che agisce su uno spazio di campo molto più arretrato e che senza la necessità di creare l’occasione da gol, ha molte più chance di incidere nel giro palla. Inoltre l’isolamento di un centrocampo a due come quello dove spesso ha giocato ha migliorato sensibilmente la sua fase difensiva, aspetto da non trascurare nell’immaginario di un upgrade internazionale. Così come non sono da trascurare i titoli, che lo hanno reso anche un vincente: una Copa Libertadores e due campionati sono un bottino decisamente interessante per essere stata solo una tappa di passaggio e purificazione.
Sampaoli chiama, il Vélodrome lo aspetta
Il Marsiglia di Sampaoli ci sta facendo più di un pensiero e sembra molto vicina la conclusione dell’affare per circa 25 milioni di euro più 5 di bonus. Una somma sicuramente importante per un giocatore che per il calcio europeo resta una scommessa a causa degli sfortunati precedenti. L’hype attorno al classe ’97 si è spento rispetto all’epoca in cui Walter Sabatini lo ha prelevato dalla Fluminense investendolo di una clausola che si sarebbe attivata in caso di Pallone d’Oro (!!!). Il padre del giocatore si è detto entusiasta dell’interesse dell’ex CT del Cile che ha dimostrato di poter includere un calciatore dalle caratteristiche di Gerson all’interno del suo sistema tattico.
Le varianti del 3-5-2 adottate in campionato (nelle coppe non ha mai allenato poiché l’OM era già stato eliminato), ha sempre schierato sulla mediana Kamara da vertice basso con spesso un altro calciatore fisico come Pape Gueye. Il ruolo di raccordo tra centrocampo e attacco è stato ricoperto da un’ala naturale come Thauvin. La partenza del 28enne alla volta del Messico lascia scoperta questa casella che potrebbe essere occupata proprio dall’ex giallorosso. Gerson ha arretrato il suo raggio di azione, ma al momento sembra il più indicato a sfruttare quella porzione di campo al servizio di Payet e Milik.
Da non sottovalutare, tuttavia, almeno altre tre opzioni. Le caratteristiche fisiche di Gueye potrebbero portare Sampaoli a prediligerlo da mezzala pura arretrando Gerson al fianco di Kamara. Le doti di palleggio richieste dal modulo verticale del tecnico marsigliese si sposano molto bene con una mediana di questo tipo che garantirebbe muscoli e testa. Infine, le 15 reti subite in 17 partite nell’era Sampaoli e le buone proprietà di palleggio di Kamara potrebbero portare l’OM ad arretrare quest’ultimo nel suo ruolo naturale al fianco di Álvaro Gonzalez utilizzando Gerson come play basso con una mediana muscolare formata da Gueye e un altro calciatore che potrebbe essere Ntcham (difficile a causa dello scarso feeling col tecnico) o un ulteriore nuovo acquisto. Tuttavia, la seconda opzione risulta al momento molto più remota poiché l’avvento del nuovo tecnico ha comunque migliorato il trend difensivo di Villas-Boas e del traghettatore Larguet che, nel complesso, avevano subito 32 reti in 22 partite. L’intenzione di arretrare Kamara, quindi, potrebbe nascere soltanto per migliorare ulteriormente la fase di non possesso e, soprattutto, aumentare l’efficacia della costruzione bassa con una sorta di ‘doppio play’. L’ipotesi meno desiderata, infine, è l’eventuale cessione di Kamara che lascerebbe un vuoto fisico e tecnico nell’attuale sistema di gioco con Gerson che potrebbe colmare il secondo da play puro e Gueye sarebbe investito definitivamente della carica di mediano titolare.
Gerson è maturato, ha una diversa consapevolezza di sé e oggi offre un grande ventaglio di idee tattiche a chi lo ha in rosa. Un approdo in Francia sarebbe una notizia da copertina: il Marsiglia sogna il colpo a effetto.