La Germania Under-21 ha trionfato all’Europeo di categoria mentre la nazionale maggiore ha sollevato la Confederations Cup. Sia i ragazzi di Kuntz che quelli di Low (considerati riserve rispetto ai grandi) hanno continuato uno dei movimenti calcistici più importanti. Tra un anno, al Mondiale di Russia, ai vari Neur, Hummels, Boateng e Muller chi sono i giocatori che potrebbero aggiungersi alla spedizione tedesca? Proviamo a scoprilo
Il portiere dell’Amburgo è stato fondamentale (specialmente in semifinale, nella lotteria dei rigori, contro l’Inghilterra) per la vittoria della Germania all’Europeo Under-21. Reattivo tra i pali, abile nelle uscite alte può essere un ottimo terzo portiere al prossimo Mondiale; allenarsi insieme ad un mostro sacro del ruolo come Neur potrebbe solo che far bene al giovane estremo difensore dell’Amburgo.
Terzino sinistro di ventidue anni in forza all’Hoffenheim. Ha disputato un buonissimo Europeo dopo essere stato protagonista della straordinaria favola dei Blau. Forte sia in fase difensiva che in quella offensiva, Toljan può essere una valida alternativa sulla fascia di sinistra per Low. Attenzione però: se il ragazzo dovesse disputare un anno, il prossimo, ad alti livelli potrebbe anche diventare il titolare della Germania al Mondiale di Russia.
Classico registra di centrocampo in grado di inventare calcio con il suo piede destro, Dahoud è quel tipo di giocatore che potrebbe far comodo a Low. Nei momenti in cui bisogna congelare la partita, infatti, mettere in campo il talento del Dortmund potrebbe essere fondamentale per il risultato finale. Se la sua stagione dovesse essere positiva, perché non dargli una chance?
Il suo passaggio al Bayern Monaco potrebbe garantirgli la convocazione al prossimo Mondiale. Giocatore dall’immenso talento, il gioiello ex Arsenal nell’uno contro uno è micidiale ed ha un piede destro con cui può fare qualsiasi cosa. Da un punto di vista tattico, il suo ruolo naturale è esterno sinistro ma può giocare anche sulla corsia opposta e, all’occorrenza, da trequartista. Difficilmente non lo vedremo nella rosa di Low.
Il difensore del Borussia Dortmund è stato sicuramente uno dei più positivi della Germania in Confederations Cup; nonostante la nazionale tedesca abbia mostrato delle difficoltà a livello difensivo, Ginter si è dimostrato all’altezza della situazione e potrebbe essere anche titolare della Germania al prossimo Mondiale.
Dopo aver saltato l’Europeo del 2016 a causa di un brutto infortunio, Rudiger si vuole prendere la qualificazione alla prossima coppa del Mondo. Le basi sono state messe grazie ad una Confederations giocata a buoni livelli. La sua avventura in Inghilterra, con la maglia del Chelsea, potrebbe far crescere l’esperienza del ragazzo per farlo arrivare pronto il più possibile all’appuntamento in Russia.
Non può non andare in Russia; chiaro che in una stagione calcistica può succedere qualsiasi cosa ma solo un infortunio potrebbe impedire all’attaccante del Psg di non partire con la sua nazionale per il prossimo Mondiale. Talento purissimo, Draxler è stato il vero trascinatore della Germania in Confederations grazie alle sue giocate. Attaccante sinistro, usa il piede destro per dispensare assist o cercare la gloria personale; abile negli inserimenti, svaria su tutto il fronte offensivo. Queste caratteristiche lo rendono l’erede perfetto di Muller.
Goal e assist lo hanno reso uno dei protagonisti principali della vittoria tedesca in Confederations Cup. Timo Werner, grazie all’ottima stagione disputata con la maglia del Lipsia, è entrato nel giro della nazionale e lo ha fatto dalla porta principale. Abile in area di rigore è in grado sia di segnare che di mandare in porta i propri compagni. Al prossimo Mondiale può rappresentare un’arma importante per Low soprattutto a gara in corsa; uno con la sua energia, entrando dalla panchina, rischia di essere devastante.
Pollersbeck, Toljan, Dahoud, Gnabry, Ginter, Rüdiger, Draxler e Werner: ecco gli otto giocatori che, dopo l’Europeo Under-21 e la Confederations Cup, hanno più possibilità di partire per il Mondiale in Russia la prossima estate. Ma attenzione a tutti quelli non citati, perché in un anno può cambiare tutto e Low ha dimostrato di non aver paura a lanciare giovani talenti in competizioni importanti.
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