Gasperini e Italiano, che impresa. Grazie alle qualificazioni in semifinale, rispettivamente di Europa League e Conference League, di Atalanta e alla Fiorentina il ranking Uefa per nazioni regala un posto in più all’Italia nella prossima Champions e la lotta in classifica per i primi 5 posti si fa sempre più avvincente. Ecco tutte le squadre coinvolte, il calendario e il punto sugli scontri diretti. Ma le italiane in Champions potrebbero anche essere 6.
L’Italia ha perso il Milan in Europa League ma potrebbe ritrovarsi con sei squadre in Champions. Il regolamento UEFA non lascia spazio alle interpretazioni: chi vince una EL e Conference League ha diritto a passare alla competizione più prestigiosa. Dunque, se Atalanta e Roma uscissero dal perimetro del quinto posto, si guadagnerebbero comunque il diritto a partecipare alla prossima Champions League e, in quel caso, anche la sesta classificata in campionato avrebbe diritto a partecipare all’Europa che conta. Se invece la squadra di De Rossi o quella di Gasperini chiudessero fra le prime quattro, le squadre italiane resteranno cinque.
Particolarmente curioso il caso della Fiorentina che ha una doppia chance, esattamente come lo scorso anno, per entrare in Europa League. La squadra di Italiano è in corsa per la Coppa Italia e, qualora la vincesse, si garantirebbe un posto nella prossima competizione a prescindere dall’esito della Conference League dove deve scavalcare l’ostacolo Brugge prima di incrociarsi, con ogni probabilità, con la grande favorita per il titolo, l’Aston Villa di Emery, uno che se arriva a giocarsi il bersaglio grosso, difficilmente sbaglia mira. In ogni caso, se Italiano questa volta centrasse l’impresa e uscisse fra le prime otto del campionato, si aggiungerebbe alle due qualificate in EL tramite la classifica liberando fra l’altro un posto, l’ottavo appunto, per la Conference. In quel caso, l’Italia si presenterebbe con cinque squadre in Champions, tre in Europa League e una in Conference.
Esiste anche, ed è molto concreta fra l’altro, la possibilità che una o più squadre chiudano il campionato a pari punti. In Serie A è previsto lo spareggio solo per l’assegnazione dello scudetto e/o per il quartultimo posto, ultima piazza destinata a chi retrocede in serie B. In tutti gli altri casi, si ricorre ai criteri legati all’ex aequo. In primis, conta la cosiddetta classifica avulsa, ovvero i punti che ciascuna squadra è riuscita a totalizzare negli scontri diretti. In caso di ulteriore parità, conterà la differenza reti negli scontri diretti. E se dovesse sussistere ancora lo stallo, si prendono in considerazione altri due parametri: la differenza reti generale e chi ha segnato più reti. Se non dovessero bastare, ecco il sorteggio.
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