Inghilterra ancora una volta in semifinale all’Europeo dopo essersi fermata a undici metri dalla prima vittoria nel torneo continentale nel 2021. Quel risultato è ormai da tre anni una spada di Damocle su Gareth Southgate.
Destino curioso, quello di Southgate: ha ottenuto i migliori risultati di tutti i tempi della nazionale inglese ma non ha vinto (evento peraltro abbastanza raro per l’Inghilterra, che ha in bacheca il Mondiale del 1966 e nient’altro). Dunque resta perennemente in discussione. Il commissario tecnico della nazionale inglese è comunque già nella storia del calcio britannico: mai nessuno era riuscito a portare la nazionale dei Tre Leoni ai quarti di finale per quattro tornei consecutivi e centrato tre semifinali e una finale. Senza la vittoria con l’Olanda, tuttavia, questo rendimento potrebbe non bastargli.
Al di là della Manica , tuttavia, va più di moda è chiedersi se Southgate sia più un tecnico bravo o più fortunato ad essersi ritrovato fra le mani un gruppo di calciatori fortissimo che sarebbe già stato in grado di vincere un torneo con un altro allenatore alla guida. La verità, probabilmente, è in mezzo: l’Inghilterra di Eriksson e Capello era una squadra altrettanto ricca di talento, ma incapace di tradurre sul terreno di gioco potenzialità inespresse. È altrettanto innegabile che Southgate, finito nella parte più morbida del tabellone, abbia pescato due jolly, prima con Bellingham contro la Slovacchia e poi con Saka nei quarti di finale contro la Svizzera. Tanto è bastato a Southgate per respingere al mittente le critiche, forte dei risultati che arrivano a prescindere dalle prestazioni e dallo stile di gioco.
I numeri non hanno sentimenti e, se “strizzati” a dovere, raccontano verità assolute o qualcosa di molto simile, non essendo il calcio una scelta esatta. Nelle fasi a eliminazione diretta, l’Inghilterra ha segnato tre gol arrivati con cinque tiri in porta in 240’ di gioco. In generale ha vinto solo una partita entro i 90’. Questo significa che la squadra inglese è ben lungi dall’essere perfetta, ma ha anche molto molto difficile da superare in una sfida secca. Non è un caso arrivare in fondo alle competizioni in tre occasioni su quattro, con ancora la possibilità di andare oltre. Il destino, però sa come essere beffardo. Southgate arriverà a 101 partite da CT della nazionale inglese ma anche toccare quota 102, potrebbe non bastargli: è ancora a una sconfitta dall’esonero. O vince o sarà costretto a lasciare il suo incarico.
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