Sei luglio duemilasedici, Stade de Lyon. In quel giorno ed in quel posto finiva la favola Galles agli Europei: 2-0 per il Portogallo, con i dragoni che lasciano la competizione dopo aver eliminato l’Irlanda del Nord agli ottavi ed il ben più quotato Belgio ai quarti di finale. Un’avventura sorprendente per il Galles, alla prima partecipazione in un Europeo. L’ottimo risultato colto in Francia, però, è il punto di partenza per la nazionale allenata da Chris Coleman.
I dragoni, infatti, inizieranno oggi il cammino nelle qualificazioni ai Mondiali: l’obiettivo del Galles è la Russia, nel 2018. Un sogno che tutt’altro che complicato per i dragoni, inseriti nel girone D: le avversarie (Austria, Moldavia, Serbia, Georgia e Irlanda) sono scogli sormontabili per la squadra vista all’Europeo, capace di tener testa a tutte le big d’Europa.
Squadra che vince non si cambia, per questo Coleman ripartirà dalla stessa squadra vista in Francia. Guardando le partite abbiamo capito che il Galles non è soltanto Bale o Ramsey, ma ci sono altri giocatori di qualità come Ashley Williams o Robson Kanu, disoccupato tre mesi fa e adesso al West Bromwich Albion. Un gruppo che inizia ad avere qualche anno sulla carta d’identità, per questo Coleman ha inserito tre giovani talenti gallesi tra i convocati: Paul Dummett, Emyr Huws e Tom Lawrence.
Il primo è un giocatore eclettico, classe 91 di proprietà del Newcastle che può giocare sia da terzino che da centrocampista. Huws è un mediano classe 1993 del Cardiff City, mentre Tom Lawrence può essere considerato il “nuovo Gareth Bale”. Appena 22 anni per lui, di proprietà del Leicester ma attualmente in prestito all’Ipswich. Destro di piede, può giocare sia da seconda punta che da ala a piede invertito.
Il potenziale c’è, e Coleman è consapevole che adesso il Galles non può più nascondersi: “Ogni risultato che otteniamo è il massimo per noi – ha ammesso il CT gallese alla vigilia della sfida contro la Moldavia – Adesso dovremo accumulare il massimo di punti in un gruppo difficile. Questa settimana ci siamo concentrati su ciò che ci ha fatto diventare una buona squadra. Sappiamo cosa ci vuole per ottenere i risultati – conclude Coleman – I ragazzi amano giocare qui, ma le aspettative adesso sono differenti”. Il Galles non è più un “underdogs” e già stasera contro la Moldavia a Cardiff l’obiettivo è uno solo: vincere per sognare la Russia.