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Galles, la “tattica” per restare in Europa

Nella settimana della Brexit in cui l’Inghilterra ha scelto di uscire dall’Europa e, nel calcio, sia la nazionale di Hodgson che l’Irlanda del Nord hanno fatto altrettanto, c’è un paese che si è voluto ribellare; stiamo parlando del Galles, una piccola squadra che sta vivendo un sogno. Anzi, ora guai a chiamarla piccola perché da stasera è tra le grandi d’Europa. Hanno sconfitto il Belgio, impartendogli una lezione di tattica e ora una piccola nazione del Regno Unito continua a sentirsi parte dell’Europa e servirà più di un referendum per farla uscire.

La tattica batte il talento

Una vera e propria lezione di tattica. Lo aveva dimostrato l’Italia, lo ha confermato il Galles; il talento nel calcio non è tutto. L’abilità nel saltare l’uomo, nel fare le classiche giocate da prima pagina, viene messa in secondo piano dal sapersi muovere in campo, dal rappresentare il concetto di squadra nel vero senso della parola. Stasera il Belgio era troppo sicuro di vincere e il vantaggio al tredicesimo ha aumentato questa certezza. Il Galles, però, non si è disunito, anzi ha continuato a giocare e una volta trovato il pareggio ha dominato. Riuscendo ad oscurare Hazard, Carrasco, Lukaku, De Bruyne ha tolto qualsiasi tipo di fonte ai ragazzi di Wilmots, incapaci di trovare alternative valide per ribaltare la gara. I ragazzi di Coleman, invece, avevano molte più soluzioni (lancio lungo per la punta, lancio in profondità per Bale, gioco manovrato) e ognuna di queste è stata determinante per l’impresa. Come contro l’Italia, il Belgio è andato in difficoltà contro una squadra quadrata; l’unica differenza è che la sconfitta di stasera è costata l’eliminazione.

Brexit? No grazie

L’Inghilterra e l’Irlanda del Nord sono uscite, il Galles no. I “dragoni” restano e ora pensano anche al colpaccio. Vincere l’Europeo. Avrebbe del paradossale (visto che tra due anni il Galles non farà più parte dell’UE), ma anche del magico. I ragazzi di Coleman cominciano a crederci, la semifinale non è impossibile (sfideranno il Portogallo). Insomma se in Gran Bretagna hanno deciso di lasciare l’Europa, e l’Inghilterra si è fatta eliminare dall’Europeo, il Regno Unito ha ancora una nazione che si ribella, che della Brexit non vuole sentirne parlare; il Galles che alla prima partecipazione ad un campionato europeo vuole arrivare fino in fondo.

Lezione di tattica numero due. La prima fu determinante per il mancato primo posto nel girone; questa fa ancora più male perché vuole dire eliminazione. E pensateci un attimo: il Belgio è uscito contro una nazione che, una settimana fa, ha deciso di lasciare l’Europa. Uno smacco non da poco.

 

Saverio Fattori

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