In campo l’Atletico Madrid ha una grinta che probabilmente ancora non si era mai vista, riflesso perfetto dell’animo caliente di Diego Pablo Simeone: c’è però un motore di tutto anche dentro al campo, un giocatore in grado di scatenare il meglio dai propri compagni ed è Gabi.
Da canterano a capitano, e capitano di questo Atletico e lo è per davvero. Ha vinto tutto quello che ha vinto la squadra in questi anni, c’è sempre stato in ogni tappa di questa splendida evoluzione che ha portato i colchoneros ad essere una delle prime realtà del mondo ma quest’anno è diverso. Quest’anno Gabi è un giocatore fuori dal normale, è l’anima e il cuore pulsante di questa squadra, è serio, grintoso e carismatico, è intelligente, creativo e distruttivo.
La crescita di Koke, spaventosamente costante, forse non sarebbe stata così marcata senza un compagno di reparto così esperto e capace a tirare fuori dai propri compagni il meglio di sé. C’è un Cholo in panchina che anima la squadra e si sbraccia in continuazione perché in campo ci vorrebbe essere sul serio; c’è un Gabi in campo che è molto meno plateale e molto più concreto, un leader che parla con lo sguardo e sa benissimo quando utilizzare la parte sponsorizzata dello scarpino e quando far sentire i tacchetti.
La sua copertura del campo è totale, la sua capacità di essere sempre al momento giusto, splendida. Non è facile prendere il controllo di una squadra quando c’è una figura carismatica come Godin, uno che in carriera ha preso indicazioni solo dal suo maestro Diego Lugano; Gabi però è il padrone dello spogliatoio e in campo pur non essendo il giocatore più dotato è sicuramente un punto fondamentale.
La sua stagione parla chiaro e con queste prestazioni merita un elogio particolare. Per applicare una filosofia di gioco intensa e pragmatica come quella di Simeone servono uomini giusti e uomini veri, altrimenti per eliminare Barcellona e Bayern Monaco non basta coprirsi un po’ di più. Gabi è il giocatore perfetto per questa squadra perché in questo contesto di gioco si esprime al meglio e le partite importanti non le sbaglia mai.
Nessuno lo vedrà mai andare in serpentina come Saúl nella gara d’andata o infilarsi senza palla, non sono queste le sue caratteristiche, non è questo quello che serve a Simeone.
In un contesto così complesso è importante chi dà ordine alla squadra, chi permette di giocare con questa intensità senza distrazioni. Con lui e Koke probabilmente si potrebbe andare in guerra, almeno così ci piace dire: la guerra però ha ancora una battaglia da disputarsi a Milano ed è lì che il vero Gabi avrà l’occasione per consegnarsi alla storia.
Qui un video per conoscere la carriera di questo calciatore unico nel suo genere
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