Il Milan fa suo il derby che non vinceva dal 2022, quando Giroud cambiò il senso di una partita e anche di un campionato: da allora, solo sconfitte, in Italia, in Europa e anche in Asia, in occasione della Supercoppa Italiana. Dopo sei tentativi, tutti andati a vuoto, un gol di Gabbia a pochi minuti dallo scadere riesce a rompere la maledizione rossonera nel derby. Risolto da chi meno te l’aspetti: non è la prima volta, anzi.
Nel 2006 Kaka è uno dei calciatori più temuti dai tifosi dell’Inter. A rovinare il derby del 14 aprile 2006 è però un altro Kaka. Kaladze. Uno dei gol più memorabili della storia della stracittadina. Il Milan cerca ma non trova la via del gol, fermato da imprecisione e sfortuna e quando il fantasma del pareggio aleggia su San Siro, ci pensa il georgiano che, lasciato inspiegabilmente da solo in area di rigore dell’Inter in seguito a un calcio piazzato, riesce a controllare un pallone che ha le sembianze della preghiera piuttosto dell’assist, di Seedorf. Il lungo spiovente dell’olandese è stoppato di petto e scagliato alle spalle di Julio Cesar. Tutto al volo. Quel derby si chiuderà per 1-0 fra lo stupore, misto alla gioia, dei tifosi del Milan.
Il 4 maggio del 2014 il Milan riesce a vincere di stretta misura, 1-0, il Derby della Madonnina. Si gioca la 33esima giornata di campionato, sfida che mai come in quella occasione serve a salvare la stagione rossonera (chiusa poi all’ottavo posto). A segnare la rete decisiva è Nigel De Jong, calciatore non esattamente abituato a trovare la via del gol. Appena sette, le reti messe a segno con la maglia del Milan, quello all’Inter arriva al 65’ su cross di Balotelli: l’olandese riesce a liberarsi di Cambiasso e trova il guizzo giusto di testa. Pochi secondo dopo negherà il gol del pareggio a Palacio con un salvataggio provvidenziale.
Il derby più recente deciso da chi meno te l’aspetti è di Coppa Italia. È il 2017, e l’Inter, che ha spesso nella coppa nazionale il giardino di casa, è eliminata dalla competizione ai quarti di finale dalla rete di ragazzino di belle speranze. Il suo nome è Patrick Cutrone, che segna uno dei pochissimi gol in rossonero, condensati fra l’altro nella sua prima stagione, a tal punto da renderlo un predestinato. Alle premesse però non segue il mantenimento delle promesse. L’attaccante avrà una discreta carriera ma comunque lontana dalle aspettative che aveva generato.
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