Abbiamo visto sempre il calcio come un momento di unione, uno sport da vedere con gli amici e la famiglia per stare insieme e condividere del tempo. Invece, in questo specifico caso, tratteremo quei fratelli divisi dalle proprie nazionali. Infatti, diversi consanguinei, hanno deciso di affidare le loro prestazioni calcistiche a due differenti nazioni, favoriti dal doppio passaporto. I casi più eclatanti sono stati: i fratelli Boateng, i Vieri in Italia fino ad arrivare agli Xhaka, rivali ad Euro 2016 vestendo la maglia dell’Albania e della Svizzera. Ripercorriamo tutti gli analoghi casi nell’ambito calcistico…
E’ realmente possibile essere fratelli ed avere nazionalità diversa? Si, per le regole del mondo calcistico è assolutamente corretto. L’ultimo e importante caso è quello degli Xhaka, due ragazzi che hanno rispettivamente deciso di giocare con Albania e Svizzera. In passato ci sono stati altri casi simili:
-Tim e Chris Cahill (Australia-Samoa)
Tim ha avuto una carriera più brillante del fratello: il centrocampista offensivo ha indossato la maglia dell’Everton dal 2004 al 2012 totalizzando 56 reti in 226 gare in Premier League. Poi l’addio all’Inghilterra per militare nei Red Bull di New York per ben 3 anni. Tutt’ora in attività, sta chiudendo la propria carriera in Cina con la maglia dei Hangzhou Greentown. Il ragazzo, dopo aver vestito la maglia di Samoa fino all’under-21, ha scelto la nazionalità australiana. Con i Socceroos ha totalizzato 91 presenze gonfiando la rete in 47 occasioni (record di realizzazione della nazionale). Nel suo palmares spiccano una coppa Oceanica nel 2004 e una Coppa d’Asia nel 2015. Molto più modesta la carriera del fratello Chris. Il difensore, di 5 anni più giovane, milita nel St. George e, seguendo le origini della madre, ha scelto le Isole Samoa come nazionale. Ha indossato la maglia nel 2007 con 3 presenze e 2 reti, vantando anche la fascia di capitano.
-Christian e Max Vieri (Italia-Australia)
Un caso analogo ha visto partecipe anche la nostra penisola. I due fratelli che non hanno avuto l’occasione di indossare la stessa maglia della nazionale sono i Vieri. Christian ha avuto una carriera incredibile: ha vestito le maglie più importanti della Serie A (Milan, Inter, Lazio) con ottimi risultati anche all’estero (Atl. Madrid). Con gli azzurri ha calcato per 49 volte il manto erboso battendo i portieri avversi in 27 occasioni. Purtroppo nel suo palmares internazionale c’è solo un europeo under-21 nel 1994. Molto più ricca la bacheca con trofei per club. Non ha avuta la stessa fortuna Max Vieri, che ha militato sempre in Serie B ma senza lasciare la zampata del bomber. Come il fratello ricopre il ruolo d’attaccante. Ha scelto di rappresentare l’Australia essendo nato nella grande nazione oceanica. Anche con i Socceroos la fortuna non lo ha baciato: 6 presenze e zero reti, ma una Coppa Oceanica in bacheca.
-Thiago e Rafinha Alcantara (Spagna-Brasile)
Questo è uno dei casi più famosi, essendo nel mirino due calciatori di grande spicco europeo. Thiago e Rafinha sono i figli di Mazinho ed entrambi di origine brasiliana. I due ragazzi hanno militato nelle giovanili del Barcellona fino alla promozione in prima squadra. Thiago ha seguito successivamente Guardiola al Bayern Monaco e ora, probabilmente, sarà richiesto dal tecnico spagnolo anche al Manchester City. Rafinha è rimasto in blaugrana e ha preferito vestire la divisa verdeoro. Dopo aver militato nelle giovanili nazionali delle Furie Rosse nel 2014 ha scelto la nazionale del padre e ha esordito nel settembre del 2015. Diverso percorso per il fratello che ha preferito la maglia giallorossa della Spagna. Il suo primo match risale al 10 agosto del 2011, da quel giorno altre 8 apparizioni ma zero reti. Per lui 2 medaglie d’oro agli europei under-21 nel 2011 e del 2013.
-Luis e Paolo Suarez (Uruguay-El Salvador)
Come non conoscere Luis Suarez, giocatore del Barcellona che sta dominando il calcio europeo a suon di gol? Proprio lui, quest’anno, ha messo in bacheca anche la scarpa d’oro come miglior realizzatore d’Europa. Il ragazzo, punta di diamante del tridente composto insieme a Messi e Neymar, è nato in Uruguay e ha sempre indossato la maglia de La Celeste con la quale ha alzato una Copa America nel 2011. In Spagna ha iniziato a fare incetta di trofei grazie ai blaugrana e al suo allenatore Luis Enrique. Nessuno si aspetta che ci sia anche un fratello nella vita del bomber e che faccia anch’esso il calciatore. Il suo nome è Paolo Suarez e ha avuto la sua massima esaltazione nel campionato salvadoriano (ben 200 presenze). Infatti, il 36enne, ha deciso di vestire proprio la maglia della nazionale di El Salvador, ma per sua sfortuna non è mai stato convocato. I rapporti con il fratello minore sono molto forti e i due si sentono con molta frequenza.
-Paul, Mathias e Florentin Pogba (Francia-Guinea)
I fratelli Pogba sono un altro esempio palese nel nostro calcio moderno. I tre sono nati in Guinea ed emigrati in Francia. Paul, il più piccolo e talentuoso, dopo un’esperienza al Manchester United è diventato una stella della Juventus e il vero talento della nazionale francese. Ora il ragazzo è impegnato negli europei, anche se l’esordio contro la Romania non è stato brillante. Mathias e Florentin (gemelli) invece hanno voluto fortemente la Guinea diventando giocatori simbolo della nazionale africana. Il primo milita nei Patrick Thistle, club scozzese, mentre il secondo è un difensore del St. Etienne.
-Jerome e Kevin Boateng (Germania-Ghana)
L’ultimo caso è quello dei fratelli Boateng, nati a Berlino ma con nazionalità diversa. Jerome ha disputato gare con tutte le nazionali minori teutoniche diventando una colonna portante non solo del Bayern Monaco, ma anche delle nazionale maggiore con la quale vanta un mondiale vinto nel 2014 e un oro con l’under-21 agli europei del 2009. Il fratello Kevin, famoso per il grande passato al Milan, ha invece deciso di indossare la maglia ghanese. Lo scontro tra i due è avvenuto proprio durante la competizione mondiale del 2014 quando Germania e Ghana si trovarono nello stesso gruppo preliminare. Per il ragazzo 14 presenze e 2 reti e molte meno soddisfazioni rispetto al più premiato consanguineo.
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