Dopo il brutto pareggio contro la Bielorussia, per la Francia è già tempo di risposte. I ragazzi di Didier Deschamps stasera non possono sbagliare nella seconda gara di qualificazione al prossimo Mondiale, sia perché un eventuale vittoria permetterebbe ai Blues di scavalcare la Bulgaria, momentaneamente in testa al Gruppo A, sia perché bisogna iniziare a vincere se non si vuole correre il rischio di passare dagli spareggi per accedere a Russia 2018. Il match di stasera, per la Francia, ha un significato particolare perché gli uomini di Deschamps tornano sul luogo in cui pochi mesi fa si sono visti sfuggire un europeo all’ultimo istante.
Cosa penseranno Lloris, Sagna, Koscielny, Matuidi, Pogba, Sissoko, Payet e Griezmann quando, alle 20:45 di stasera, inizierà il match contro la Bulgaria? Cosa passerà nella testa di questi giocatori che nemmeno tre mesi fa hanno perso la finale dell’Europeo? Nulla, se non fosse per il fatto che tra la partita del dieci luglio scorso e quella di oggi c’è un denominatore comune importante ed è lo stadio. Lo Stade de France, normalmente luogo amico dei francesi, stasera avrà meno il sapore di casa. Non è facile tornare a giocare nello stadio dove poco tempo fa hai subito una delle delusioni più grandi come può essere la sconfitta in finale di una manifestazione come l’Europeo; quella maledetta notte del dieci luglio difficilmente sarà dimenticata dalla Francia che si è vista soffiare, sul più, bello, una coppa che sembrava potesse vincere visti tanti fattori successi in quella manifestazione. Ma il calcio è questo, gioie e dolori, e stasera, allo Stade de France, bisognerà dare una gioia ai tifosi che, però, faranno fatica a dimenticare un grande dolore.
Il macigno dei cento milioni spesi dallo United per acquistarlo, aggiunto a delle prestazioni non convincenti in nazionale rendono Pogba il giocatore su cui puntare i riflettori. Dire che non sta rendendo come potrebbe non è una bestemmia calcistica, ma la semplice verità. Stasera ha la possibilità di riscattarsi e lo può fare di fronte al suo popolo che non ha esitato a criticarlo durante l’Europeo. Vero, l’ex Juventus non ha giocato un grande torneo ma è pur sempre un ragazzo di ventitré anni a cui va concesso di sbagliare. Nella gara contro la Bulgaria, però, serve il miglior Pogba, servono le sue giocate e il suo carisma per rialzarsi dopo il passo falso nella prima partita contro la Bielorussia. Deschamps lo farà partire dal primo minuto perché sa che il ragazzo di Lagny-sur-Marne può essere l’uomo chiave di questa nazionale.
Dallo Stade de France allo Stade de France; in mezzo la brutta partita contro la Bielorussia, ma forse è destino che la Francia riparta da dove si era bruscamente interrotta, da casa sua.
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