Il calcio italiano è nel caos per un probabile nuovo scandalo scommesse: flussi anomali di puntate. Ecco cosa sta succedendo
Ci risiamo. L’ombra sinistra delle scommesse illegali torna ad allungarsi sul calcio italiano. Ormai non c’è estate che passi senza un scandalo legato al ‘match fixing’.
Appena un anno fa i giornali sportivi, e non solo, erano monopolizzati dalle notizie relative al coinvolgimento di Sandro Tonali e Nicolò Fagioli in un’inchiesta sulle puntate illecite. Ma se il centrocampista juventino – dopo aver scontato la squalifica di 7 mesi che gli ha consentito di resettare e ripartire tanto da conquistare la Nazionale (è tra i 26 convocati dal Ct Spalletti per la spedizione per Euro 2024 ) – può gettarsi alle spalle questa brutta parentesi della sua carriera, il mondo del calcio italiano è di nuovo alle prese con il sospetto di scommesse illegali.
Gli inglesi ce lo insegnano, si può scommettere su tutto, non solo sul risultato di un match o sul suo numero di gol complessivi. E così al centro di un possibile nuovo scandalo scommesse c’è un cartellino rosso.
Un’espulsione, a dir poco, insolita quella rimediata dall’esperto calciatore del Bari, Nicola Bellomo, nel corso del match di ritorno dei Play out di Serie B tra i pugliesi e la Ternana disputatosi lo scorso 23 maggio al ‘Liberati’ di Terni.
Beh, cosa c’è di strano? In fondo, in un match da dentro o fuori la tensione e l’adrenalina possono giocare brutti scherzi e, pertanto, le espulsioni non sono rare. La stranezza sta nel fatto che Bellomo, che è stato mandato sotto la doccia dall’arbitro al 33′ della ripresa per proteste dopo un litigio con un raccattapalle, non era sul terreno di gioco bensì in panchina.
Un’eventualità, quest’ultima, molto remota tanto da essere quotata 24 a 1. Inoltre, il Bari conduceva per 3-0 che dopo l’1-1 dell’andata significava avere in cassaforte la permanenza in cadetteria. Insomma, Bellomo non aveva alcun motivo per accapigliarsi con un raccattapalle e farsi espellere.
Elementi, quest’ultimi, dunque, che sommati al flusso anomalo di puntate su un evento negativo per il Bari, effettuate nel capoluogo pugliese poche prima del fischio d’inizio, hanno fatto drizzare le antenne agli operatori di scommesse che, come riportato da Agipronews, prima hanno abbassato la quota da 24 a 7/8 a 1 e poi hanno informato l’Agenzia delle Dogane a cui spetta la successiva segnalazione all’Unità Informativa Scommesse Sportive (Uiss) del Viminale.
Comunque, gli scommettitori non hanno incassato il denaro dalla giocata: ai sensi del regolamento, infatti, le puntate sarebbero risultate vincenti solo se Bellomo fosse stato in campo. Tutta da verificare, invece, l’ipotesi che bookmaker internazionali – fuori dal circuito legale – possano aver pagato la scommessa. Intanto anche la Procura Federale guidata da Giuseppe Chinè si è attivata aprendo un’indagine. Restiamo, dunque, in attesa degli eventuali sviluppi e, come sempre, vi terremo informati.
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