Nella giornata di ieri il Bayern Monaco si è imposto tre a due alla Volkswagen Arena; un successo che ha permesso ai bavaresi di volare a più sette sul Lipsia a cinque giornate dalla fine. La vittoria contro il Wolfsburg, arrivata grazie alla doppietta di Musiala, è passata in secondo piano a causa delle dichiarazioni di Flick. A fine partita il tecnico ha confermato quanto si sospettava da qualche settimana; a fine anno non sarà più sulla panchina dei bavaresi e con ogni probabilità prenderà il posto di Löw alla guida della Germania. In caso questa voce dovesse essere confermata ci troveremmo di fronte ad una sfida molto interessante visto la situazione della Mannschaft che possiamo considerare per certi versi simile a quella del Bayern prima dell’arrivo di Flick.
Al momento del suo arrivo il Bayern Monaco era in una situazione complicata con Kovač incapace di convincere i senatori e un gioco non proprio brillante; Flick doveva essere un semplice traghettatore e nessuno credeva che potesse fare quello che ha fatto. Il tecnico, con il lavoro, ha trasformato il Bayern in una squadra praticamente invincibile dove le individualità andavano a formare un gruppo in grado di battere qualsiasi avversario. Bundesliga, DFB-Pokal, Champions League, Supercoppa Europea, Supercoppa di Germania e Mondiale per Club; i bavaresi hanno messo in bacheca sei trofei e gran parte del merito va a Flick capace di cambiare l’aria che si respirava in baviera prima del suo arrivo.
Con la Germania la missione sarebbe praticamente la stessa; la nazionale tedesca, dopo il prossimo Europeo, non sarà più guidata da Joachim Löw. Un periodo durato quindici anni, diciassette considerando il biennio in cui è stato il vice di Jürgen Klinsmann, in cui le soddisfazioni sono state tante; nell’ultimo periodo, però, ha avuto una flessione con le brutte prove in Nations League e il quarto posto al Mondiale 2018 come punto più basso. Indipendentemente dal piazzamento al prossimo Europeo, Flick troverebbe una Germania bisognosa di linfa nuova per tornare ad essere la nazionale capace di arrivare in fondo ad ogni competizione.
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