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Fiorentina, notte europea da incubo. Passa il Gladbach

E’ successo di tutto all’Artemio Franchi; pali, goal e continui ribaltamenti di fronte. Alla fine, però, a passare il turno è il Borussia Monchengladbach che si impone per quattro a due in casa della Fiorentina. Serata da incubo per i ragazzi di Sousa che avevano iniziato come meglio non avrebbero potuto: due a zero dopo mezz’ora e qualificazione che sembrava in tasca. Da quel momento buio totale per i viola che subiscono quattro goal in sedici minuti (tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo). Un colpo durissimo dal quale la Fiorentina non è riuscita a rialzarsi; a nulla è valso la vittoria, storica perché la prima di un club italiano, al Borussia-Park perché agli ottavi di finale ci vanno i tedeschi, trascinati dal loro capitano Stindl (autore di una tripletta).

Fiorentina, una serata da incubo

Cosa sia successo nell’intervallo di Fiorentina-Borussia Monchengladbach non lo sapremo mai; l’unica cosa chiara è che dagli spogliatoi del Franchi è uscita una squadra completamente diversa da quella che aveva iniziato la gara. I ragazzi di Sousa, molto probabilmente, volevano gestire il vantaggio maturato nella prima frazione di gioco ma la rete immediata di Stindl ha fatto saltare completamente il banco. Il goal del capitano del Borussia ha fatto crollare tutte le certezze che i viola si erano costruiti e piano piano Kalinic e compagni si sono sgretolati di fronte ai colpi dei ragazzi di Dieter Hecking. Fiorentina eliminata ai sedicesimi ma resta l’amarezza per una qualificazione letteralmente buttata per strada.

Borussia, l’impresa è servita

Dopo il due a zero sembrava impossibile che il Borussia potesse passare il turno anche perché la Fiorentina ogni volta che attaccava si dimostrava pericolosa. Alla fine, invece, i tedeschi hanno realizzato una vera e propria impresa trascinati dal proprio capitano; Stindl, prima su rigore e poi sfruttando un calcio d’angolo e una punizione, segna i tre goal che spezzano le gambe ai viola e mandano in paradiso le Fohlen. Domani al sorteggio il Borussia ci andrà con una consapevolezza maggiore: sono una squadra dura a morire.

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