Lucas Ocampos è maturo. Dopo anni dubbi e perplessità, il suo talento ha smentito tutti, in particolare gli scettici che lo bollavano come esterno “normale”. Gli è occorso diverso tempo per ambientarsi in Europa e altrettante esperienze per trasformarsi nel giocatore che è ora. Giunto in Francia circa 7 anni fa, Ocampos ha vestito ben cinque maglie diverse in quattro campionati differenti.
La Ligue 2 francese lo ha accolto permettendogli di muovere i primi passi sui campi europei. Alla guida di quel Monaco, in grado di vincere il campionato, c’era Claudio Ranieri. Pagato 13 milioni a soli 18 anni, le troppe aspettative hanno messo in difficoltà il ragazzo. Le stagioni successive in Ligue 1 con le maglie di Monaco e Marsiglia lo hanno temprato e anche in Serie A non ha brillato né con il Genoa né con il Milan, passando dal nostro campionato come il solito talento incapace di esprimersi.
Rientrato alla base, diventata nel frattempo Marsiglia, ha iniziato un processo di maturazione che lo ha portato a essere il calciatore che è oggi. Protagonista insieme a Payet e Thauvin della linea di trequartisti che ha condotto l’OM alla finale di Europa League contro l’Atletico Madrid, non è invece riuscito a ripetersi nella stagione successiva. Monchi ha però creduto in lui, lasciando nelle casse dei francesi ben 15 milioni di euro e regalando al Siviglia il calciatore migliore della rosa.
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— Lucas Ocampos (@Locampos15) March 17, 2020
Queste le giocate più belle dell’ala che sta dominando la Liga nel suo ruolo. Nessuno come lui nel Siviglia a livello realizzativo: sono 10 gol e 2 assist nelle prime 22 presenze in Primera Division. Numeri inaspettati perché nessuno immaginava un impatto così da parte di un ragazzo che mai era riuscito a imporsi alla prima stagione. Segnali che il classe ’94 è ormai maturo. Ocampos gioca indifferentemente sui versanti destro e sinistro del campo, anzi con la maglia rojiblanca ha quasi sempre agito dal lato del piede preferito. Siviglia si sta godendo i momenti migliori di un talento rimasto inespresso per anni e che solo adesso, all’alba dei 26, è riuscito a caricarsi una squadra nuova sulle spalle e a conquistare fin da subito la carica di leader (il suo valore di mercato ha raggiunto i 40 milioni di euro)
Segnali che non sono passati inosservati oltreoceano. L’argentino non era mai stato preso in considerazione dalla sua nazionale prima di questa stagione. Il 9 ottobre ha debuttato in un amichevole contro la Germania al Signal Iduna Park, stadio che non dimenticherà anche per aver segnato il primo gol con la maglia dell’Albiceleste. Il livello del suo rendimento non si è affatto abbassato negli ultimi mesi, motivo per il quale Scaloni lo aveva inserito nella lista dei convocati per le prime due gare di qualificazione ai mondiali. Il Covid-19 ha però ovviamente bloccato tutto. Alla ripresa Ocampos avrà probabilmente perso quella brillantezza in grado di esaltarlo fino a questo momento; le aspettative saranno tuttavia molto più alte.
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