L’ultimo atto della Champions League 2018/2019 vedrà sfidarsi, al Wanda Metropolitano, Tottenham e Liverpool; gli Spurs hanno avuto la meglio sull’Ajax alla fine di un doppio confronto da brividi, deciso dalla tripletta di uno scatenato Lucas. Ancora più incredibile l’approdo in finale dei Reds capaci di ribaltare il Barcellona grazie a novanta minuti perfetti giocati ad Anfield. Tottenham-Liverpool, però, è soprattutto la finale tra due squadre della stessa nazione; in passato ne abbiamo viste altre come, ad esempio, il confronto Real Madrid-Atletico Madrid. Andiamo a rivivere queste particolari sfide.
Il primo confronto storico tra due squadre dello stesso Paese è la finale di Champions nella stagione 1999/2000. A contendersi il torneo ci sono Real Madrid e Valencia con le Merengues decisamente favoriti per la conquista della coppa. Allo Stade de France i ragazzi di Vicente del Bosque controllano la gara senza troppi problemi e grazie alle reti di Morientes, McManaman e Raul vincono partite e Champions.
Nella stagione 2002/2003 le italiane dominarono l’Europa portando tre squadre in semifinale di Champions; due di queste, Juventus e Milan, si aggiudicarono il pass per la finale di Old Trafford. I bianconeri arrivarono all’appuntamento dopo il successo, in semifinale, sul Real Madrid mentre i rossoneri ebbero la meglio sull’Inter. La finale fu molto equilibrata senza un vero e proprio padrone; nella lotteria dei rigori il Milan mostra più sangue freddo e con Shevchenko mettono la parola fine alla finale di Champions tutta italiana.
Una delle finali di Champions League più drammatiche, sportivamente parlando, si è disputata al Lužniki di Mosca tra il Manchester United ed il Chelsea. Succede tutto nel primo tempo con Ronaldo e Lampard a fissare il punteggio sull’uno a uno; nella ripresa le squadre preferiscono no scoprirsi portando il match ai supplementari dove una follia di Drogba lascia i Blues in dieci. Ai calci di rigore l’errore di CR sembra condannare lo United ma una sfortunata scivolata di Terry salva i Red Devils; il successivo errore di Anelka rende felice Ferguson.
Il 25 maggio 2013, nella splendida cornice di Wembley, si affrontano Borussia Dortmund e Bayern Monaco; le Wespen disputano una finale per la seconda volta mentre per i bavaresi si tratta della decima apparizione, la seconda consecutiva, all’ultimo atto della Champions. La partita è aperta con occasioni per entrambe le squadre; a passare in vantaggio è il Bayern grazie a Mandzukic ma il Borussia pareggia poco dopo con Gundogan su rigore (stupido fallo di Dante su Reus). Quando il match sembrava indirizzato verso i supplementari ci ha pensato Robben, riscattando l’errore della stagione passata, a regalare la quinta Champions ai bavaresi.
L’Atletico Madrid, negli ultimi anni, ha avuto una vera e propria maledizione: il Real Madrid. In due occasioni le Merengues hanno soffiato la Champions ai Colchoneros. Il primo atto si è giocato il 24 maggio a Lisbona con i ragazzi di Simeone reduci dalla storica vittoria della Liga; la finale iniziò nel migliore dei modi grazie alla rete di Godin su errore di Casillas. Un vantaggio che sembrava potesse durare fino alla fine se non fosse stato per il colpo di testa, all’ultimo secondo, di Ramos; un goal che ha cambiato totalmente l’inerzia della finale con il Real a dominare i supplementari. Il quattro a uno finale ha regalato ai ragazzi di Ancelotti la Decima Champions.
Anche nella finale del 2016, giocata allo stadio San Siro, il protagonista è Sergio Ramos con un colpo di testa che permette ai suoi di passare in vantaggio dopo appena quindici minuti di gioco. Il primo tempo non regala altre emozioni; completamente diversa la ripresa con Griezmann a sbagliare il calcio di rigore; sembrava tutto finito per l’Atletico salvato, però, da Carrasco a dieci minuti dalla fine. Ancora una volta si va ai supplementari ma, questa volta, il Real non prende il sopravvento. Rigori: Juanfran sbaglia, Ronaldo no e le Merengues si portano a casa la Champions.
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