Calcio Usa – Il 4 luglio gli Stati Uniti hanno celebrato la loro festa nazionale, oggi a tre giorni di distanza gli americani potrebbero tornare a riversarsi nelle strade. Il 7 luglio potrebbe infatti essere ricordato come una giornata storica per il calcio a Stelle e Strisce. La nazionale maschile sarà infatti impegnata nella finale di Gold Cup contro il Messico, mentre quella femminile nell’ultimo atto del Mondiale contro l’Olanda.
Due risultati pronosticabili all’andata. Entrambe si presentavano alle rispettive competizioni da campioni in carica. Al giorno d’oggi però con valori che sono aumentati e si sono uniformati grazie a uno sport sempre più globalizzato, nessuno risultato è scontato. Anzi, questa doppia finale è la testimonianza della crescita del calcio in America. Un sistema in cui sono stati fatti investimenti importati, ma che è stato meticolosamente strutturato.
Il calcio in Nord America si è evoluto, passando da essere un cimitero d’elefanti per vecchie glorie a diventare un movimento che fa crescere talenti propri, e importati dall’America Latina , affiancandoli a giocatori di livello europeo. Un lavoro reso possibile anche grazie alla maggiore preparazione dei tecnici e dall’importazione di allenatori di primo piano come è stato il Tata Martino.
Il calcio piace sempre di più al pubblico americano, che affolla gli stadi sia per gli uomini che per le donne, non ancora ai livelli di sport più autoctoni come Basket e Football, ma ha numeri in continua crescita. A livello di selezione nazionale il soccer è ancora maggiormente seguito. Curiosamente tra il 2016 e il 2018 la nazionale femminile ha generato più entrate di quella maschile. 50,8 milioni di dollari contro i 49,9 milioni cifre ottenute prevalentemente grazie alla vendita dei biglietti.
La crescita tuttavia non è soltanto presente a livello di pubblico ma anche per quanto riguarda i praticanti. Negli ultimi anni sono infatti aumentate le scuole calcio e dunque i bambini che si approcciano a calciare un pallone. I giovani giocatori crescono naturalmente con il tipico criterio americano, paragonabile a quello del basket. Viene previsto il draft per pescare al principio di ogni stagione i migliori atleti provenienti dal sistema dei college. Si parte dunque dal campetto sotto casa, si passa per il sistema scolastico e i migliori arrivano a calcare i campi professionistici.
A tutto questo, per quanto riguarda il calcio femminile, si aggiunge tutta la questione dell’importanti battaglie civili per la parità di genere. L’ultima proprio riguardante questa doppia finale. La calciatrice Megan Rapinoe ha infatti dichiarato poche ore fa: “Mi sembra un’idea terribile far coincidere la nostra finale con quella di Copa America e Gold Cup. Questo è un mondiale! La FIFA non ci dà lo stesso rispetto che dà agli uomini”.
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