Il Feyenoord vince e convince e balza, temporaneamente, in testa all’Eredivisie in attesa delle gare di Ajax e Psv con i Boeren che hanno, in questo momento, 2 gare in meno. I Rotterdammers vengono da un’estate ricca di cambiamenti con la rosa completamente rivoluzionata dopo la finale di Conference League disputata contro la Roma: nonostante la partenza di numerosi protagonisti di quella fantastica cavalcata europea, i biancorossi non sembrano aver perso gioco e ambizione.
A Rotterdam erano molto spaventati dalla strada intrapresa in estate: i tifosi stavano vedendo la formazione, che era arrivata in finale di Conference League, smembrarsi elemento dopo elemento. Il Feyenoord ha preso questa decisione: serviva limitare il monte ingaggi, serviva tornare a puntare su giovani e sul vivaio e il miglior modo per farlo era quello di sfoltire la rosa da quei giocatori che ormai erano a fine contratto o che potevano portare soldi nelle casse del club.
Il primo ad abbandonare è stato Linssen che da svincolato si è accasato all’Urawa: poi è stato il turno di Til (fine prestito e trasferimento al Psv), Senesi (passato al Bournemouth), Dessers (fine prestito e trasferimento alla Cremonese), Toornstra (svincolato e in forza all’Utrecht), Malacia (chiamato da Ten Hag al Manchester United) e Sinisterra (trasferitosi al Leeds). I Rotterdammers si sono completamente ricostruiti da zero, puntando sui tanti ragazzi in ritorno dai prestiti e soprattutto su diversi parametri zero che hanno consentito di puntellare la nuova rosa di mister Slot, allenatore abituato a mettersi in mostra con giovani prospetti. In entrata non possiamo non citare il ritorno di Idrissi (dal prestito al Siviglia), Szymanski (dal prestito alla Dinamo Mosca) e Rasmussen (dal prestito alla Fiorentina che lo aveva girato al Vitesse), inoltre il tesseramento di Danilo (svincolato dall’Ajax), Taabouni (svincolato dall’AZ Alkmaar) e l’acquisto di Timber dall’Utrecht.
Slot ha iniziato a lavorare subito con i nuovi arrivati, soprattutto sulla loro testa per motivarli al meglio: il risultato è stato positivo con un pareggio all’esordio e 3 successi consecutivi che, al momento, valgono il primo posto in Eredivisie con Ajax e Psv che devono ancora giocare. Il poker all’Emmen, avversario modesto ma ben organizzato, ha dimostrato che il Feyenoord sta costruendo un nuovo futuro con un gioco che si vede ancora a sprazzi ma che ha un’ideologia offensiva che può far veramente male. Al De Kuip, dopo un primo tempo sottotono, sono bastati 30 minuti della ripresa per calare il poker che ha chiuso i conti: in rete proprio Rasmussen per il tris, già in mostra la scorsa stagione con il Vitesse: insieme a lui hanno contribuito al successo Timber, Gimenez (gol e assist) e Szymanski in pieno recupero. Tutti nuovi innesti che si stanno mettendo in mostra con giocate e grinta: lo schema è sempre il solito 4-3-3 con Timber da schermo davanti alla difesa, con i terzini pronti a galoppare sulle fasce e Danilo con il compito di bucare la difesa avversaria, portandosi dietro più uomini possibili e lasciar spazio alle ali che possono entrare e far male.
La Lazio avrà come avversario nel girone proprio il Feyenoord: rispetto a quello visto contro la Roma, il livello tecnico è sicuramente più basso, ma mai sottovalutre un allenatore come Slot che ha dimostrato di saper entrare nella testa dei suoi ragazzi e spesso conta più questa caratteristica che tanti movimenti tattici sul campo. Unico vero neo? Poca esperienza dovuta alla partenza di tanti veterani.
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