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Feyenoord, partenza super. Se il buongiorno si vede dal mattino…

Il Feyenoord vince il derby 4-1 e si aggiudica la testa della classifica rimanendo a punteggio pieno. Il club di Rotterdam è l’unica squadra ad aver vinto le prime 4 gare: d’annotare anche i numeri dell’attacco e della difesa, sopra la media, rispetto le scorse stagioni. Andiamo ad analizzare cosa sta cambiando tra i biancorossi…

FEYENOORD, I TIFOSI CREDONO NEL TITOLO

L’Eredivisie si è aperta con diversi colpi di scena: l’Ajax continua a zoppicare in casa e a stravincere lontano dall’Amsterdam Arena, il Psv rallenta contro il Groningen al Philip Stadion contro il club con la difesa e l’attacco peggiore del torneo e il Feyenoord chiude le prime 4 gare a punteggio pieno dominando la classifica. Negli ultimi anni non si ricorda una partenza con questi numeri e i tifosi cominciano ad illudersi vedendosi lanciati per il titolo. Nelle precedenti stagioni, i biancorossi sono sempre stati i giusti outsiders, ostacolando il binomio vincente Ajax-Psv senza mai tirare la zampata decisiva. Se andiamo ad analizzare l’andamento, il crollo arriva sempre al giro di boa, nel mese di gennaio-febbraio, ma qualcosa sembra cambiato nei ragazzi guidati da Van Bronckhorst.

Il cambio più evidente si è visto in difesa, il punto debole per eccellenza: gli uomini del reparto arretrato hanno incassato solamente una rete nelle ultime 4 gare di campionato, dimostrando ordine, tattica e l’uso perfetto della trappola del fuorigioco. I primi due match sono stati messi in cassaforte dall’ottimo acquisto tra i pali che ha il nome di Jones, sostituto del titolarissimo Vermeer alle prese con un brutto in fortunio. Il veterano australiano, classe ’82, ha stupito grazie all’ottima reattività e senso della posizione che ha permesso al Feyenoord di mantenere la porta imbattuta per un totale di 3 incontri. Botteghin e Konkolo costituiscono un muro centrale difficile da penetrare con il primo bravissimo nell’impostazione e il secondo perfetto nel gioco aereo, praticamente due difensori complementari. I terzini sanno spingere, ma ripiegano in grande velocità non lasciando mai scoperta la propria zona. Queste piccole accortezze hanno permesso al club di Rotterdam di aggiudicarsi la difesa miglior del torneo al momento condiviso con i campioni del Psv.

Anche l’attacco si sta facendo notare con ben 12 reti siglate, 3 in media a gara. Alla prima di campionato si è presentato con un secco 5-0 con un Elia in grande spolvero autore di una tripletta. L’esterno d’attacco viene spesso impiegato come punta centrale di un tridente composto anche da Toornstra sulla sinistra e Jorgensen o Berghuis sulla destra. L’attaccante danese, neo acquisto dell’estate, ha già timbrato il cartellino in due occasioni con due centri di ottima fattura. Purtroppo pecca proprio in finalizzazione e deve divorasi meno occasioni se vuole mantenere il posto da titolare. In partita sa svariare in tutto il reparto offensivo scambiandosi spesso di posizione con l’attaccante laterale di destra, senza lasciare punti di riferimento. A centocampo regna ancora Vilhena difficile da superare e estremamente preciso e veloce nell’appoggiare la fase d’attacco. Il vero colpo di genio di Van Bronckhorst è aver posizionato Kuyt come interno di centrocampo. L’ex Liverpool è bravissimo nell’interdizione e il suo piede permette di impostare con precisione e velocità l’azione: ovviamente non ha perso il vizio del gol che lo hanno sempre contraddistinto siglando una doppietta proprio nel derby vinto contro l’Excelsior. Questa facilità realizzativa ha permesso alla rosa di conquistare il titolo di miglior attacco del torneo momentaneo.

Ultima ma non meno importante è la variazione di mentalità. Il tecnico è riuscito ad unire il gruppo, spesso troppo slegato e insicuro delle proprie capacità. Quello che traspare, da queste prime gare, è proprio la sicurezza e la forza con la quale il Feyenoord affronta l’avversario senza mai essere surclassato. Qualche calo di attenzione c’è sempre, ma il club di Rotterdam, ora, riesce a gestirlo con maturità avendo sviluppato anche la capacità di saper soffrire. I presupposti per una grande stagione ci sono tutti: alla ripresa dell’Eredivisie arriverà il primo vero test contro il Den Haag, sorpresa di inizio torneo. Se i biancorossi riuscissero a vincere e convincere, potrebbero concere ai tifosi di sognare in grande, Europa League permettendo. Prossimo step? Vincere anche il classico calo di gennaio: quella sarebbe un’ottima prova di maturità.

Andrea Mariani

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