Altro duro colpo quello incassato dal Feyenoord che deve salutare Vilhena, ceduto ai russi del Krasnodar che avrebbero messo nel mirino anche Idrissi dell’AZ Alkmaar. Il centrocampista dei Rotterdammers lascia la sua casa dopo i pesanti saluti di Van Bronckhorst e Van Persie: Stam avrà il compito di ricreare una rosa che possa competere anche contro lo strapotere di Psv e Ajax.
Finisce la storia tra Vilhena e il Feyenoord dopo 8 anni di amore fedele: il centrocampista è cresciuto nelle giovanili dei Rotterdammers e non ha mai indossato altra maglia oltre quella biancorossa. Rotterdam sta vivendo un altro giorno triste dopo l’addio di Van Persie e di Van Bronckhorst che hanno salutato a fine stagione per dare il via all’era Stam, chiamato all’ardua impresa di riportare la società tra le grandi del calcio olandese dopo il titolo vinto nel 2016-2017.
Vilhena è stato un perno, una sicurezza e un simbolo con la sua grinta e la sua quantità soprattutto nei momenti più difficili. Il Feyenoord non perde solo un centrocampista di grande talento, ma un punto di riferimento per tutto l’ambiente che si ritrova con un leader in meno. In 8 anni ha sollevato al cielo un’Eredivisie, due Johan Cruijff Schaal e 2 KNVB Beker: il suo apporto è stato fondamentale per centrare ogni titolo con gol, assist e prestazioni che spesso hanno tolto le castagne dal fuoco in gare complicate. La sua migliore annata è nel 2017-2018 con ben 11 reti in 33 incontri che hanno portato il ragazzo ad essere corteggiato da squadre di mezza Europa: la fedeltà ha portato l’olandese a scegliere sempre la maglia per la quale ha giocato, con il Feyenoord pronto a rifiutare tutte le richieste non all’altezza.
Questa bellissima storia d’amore si è interrotta quest’estate con il Krasnodar che strappa Vilhena per 9 milioni e si aggiudica le sue prestazioni per i prossimi anni. Gli addii di Van Bronckhorst e Van Persie hanno influito pesantemente sul giocatore che ha voluto cambiare aria e chiudere definitivamente il suo percorso in Olanda. In Russia, l’olandese, troverà un club pronto a dare battaglia nei preliminari di Champions per centrare una qualificazione che garantirebbe la fase ai gironi e ad un’altra esperienza europea al ragazzo. Musaev prediligge uno schema improntato sul 4-3-3 che Vilhena conosce fin troppo bene: la sua esperienza aggiunge al club russo tanta quantità nel recupero di palla e nella ripartenza veloce con inserimenti perfetti senza sfera. Le sue incursioni si tramutano spesso in gol e la sua determinazione gli consente di poter contare su interventi puliti e puntuali. Anche in un ipotetico 4-5-1 si troverebbe alla perfezione con le chiavi del reparto in mano.
Il Krasnodar porta a casa un colpaccio con una qualità/prezzo imbarazzante: 9 milioni sono pochi per il centrocampista che proverà a dire la sua anche lontano da Rotterdam, lontano da quell’Olanda che lo ha portato nel calcio che conta.
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