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Feyenoord, aria di crisi? Il Napoli ride e attende la Champions

Il Feyenoord continua a perdere e inanella la terza sconfitta consecutiva tra campionato e Champions: al De Kuip, il Breda, esce vincente con un pesante 2-0 che crea diversi problemi a Van Bronckhorst. Il tecnico olandese sembra aver perso la presa sulla sua formazione che, dopo il 4-0 rimediato dal Manchester City, è crollato per 2 volte in Eredivisie perdendo la testa della classifica a favore dell’Heerenveen. Andiamo ad analizzare meglio la partita del prossimo avversario del Napoli…

FEYENOORD, È CRISI? IL NAPOLI È PRONTO PER LA CHAMPIONS

Il Feyenoord continua a inciampare in Eredivisie e questa volta sotto i colpi del NAC Breda. La piccola compagine neopromossa è riuscita a rispondere ai numerosi attacchi dei padroni di casa, colpendo nelle uniche due occasioni concesse. I ragazzi di Rotterdam non sembrano essere più loro dopo la pesante goleada contro il Manchester City: ad aggravare la situazione anche l’errore dal dischetto di Kramer che fa rimpiangere l’infortunato bomber danese Jorgensen.

Van Bronckhorst non stravolge la sua formazione schierando quella che probabilmente giocherà contro il Napoli al San Paolo: 4-3-3 con Jones tra i pali e protetto da Diks, Botteghin, Van der Heijden e Nelom. Centrocampo con i fidati Vilhena, El Ahmadi e Amrabat pronti a sostenere il trio d’attacco con Berghuis, Basacikoglu (al posto di Boetius) e Kramer. Dall’altra parte della barricata Vreven non si nasconde e si propone a specchio, danno maggiore importanza alla fase offensiva: in porta Birighitti con davanti Angelino, Mari, Koch e Horsfield. Centrocampo composto da El Allouchi, Verschueren e Mets. Il tridente d’attacco porta i nomi di Garcia, Korte e Ambrose. Il calcio d’inizio vede subito il Feyenoord proiettarsi in avanti con un ottimo gioco fino a centrocampo, ma con poche idee in fase offensiva che pecca di fantasia. Sporadici movimenti e zero precisione sotto porta, nonostante le numerose occasioni divorate. Mentre i padroni di casa continuano a sprecare ottime situazioni, gli ospiti si trasformano nel cinismo fatto persona e al primo affondo vanno in vantaggio: al 33′ Korte, imbeccato da Ambrose, supera Jones e regala l’1-0 al NAC. I biancorossi si riorganizzano subito e si buttano all’attacco senza trovare l’occasione giusta per pareggiare i conti fino al duplice fischio.

Nella ripresa, la musica non cambia con un disorganizzato Feyenoord all’attacco sotto le urla del proprio tecnico infuriato a bordo campo. Al 71′ ecco l’episodio che potrebbe cambiare il corso degli eventi: il direttore di gara decide di decretare un calcio di rigore per i padroni di casa. Dal dischetto si presenta Kramer che si fa ipnotizzare da Birighitti che respinge intuendo l’angolo di battuta. Il colpo viene accusato e il Breda ne approfitta siglando il definitivo 2-0 grazie ad una incertezza dell’estremo difensore avversario: a gonfiare la rete che chiude i giochi è Enevoldsen all’87’, un minuto dopo suo primo passo in campo al posto di Ambrose. Nel finale un’altra disattenzione di Van der Heijden stava per regalare un pesantissimo 3-0. Triplice fischio e Feyenoord sempre più in crisi di risultati.

Può sorridere in parte il Napoli, pronto ad attendere gli olandesi al San Paolo per la seconda gara di Champions. Dopo la vittoria sofferta contro la SPAL, i partenopei arrivano con tutt’altro spirito all’incontro. Peccato l’assenza di Milik per il quale si suppone un infortunio ai crociati dell’altro ginocchio. Sicuramente il tridente Insigne-Mertens-Callejon darà tantissimi problemi alla retroguardia di Rotterdam che non potrà permettersi distrazioni o marcatura estremamente larghe. La difesa dovrà stare attenta soprattutto a Berghuis, Boetius e agli inserimenti di Toornstra che hanno la capacità di insinuarsi con estrema facilità all’interno delle linee avversarie. Visto il momento di sbandamento, gli azzurri partono avvantaggiati, ma mai dare per morto il Feyenoord che vorrà sicuramente dire la sua e tornare ad alti livelli per non farsi inghiottire da una crisi che potrebbe compromette sia il campionato che l’avventura europea.

Andrea Mariani

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