3 giorni di incontri e workshop per celebrare il nostro campionato: il Festival della Serie A è stato un successo
È terminata, nella giornata di ieri, la prima edizione del Festival della Serie A, un evento organizzato dalla Lega Serie A in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e il Comune di Parma, con il contributo di Iren Spa. Il caso, inoltre, ha voluto che questa edizione pilota si svolgesse proprio a Parma, piazza storica del nostro calcio, che quest’anno ha festeggiato la risalita nella massima serie dopo 3 anni trascorsi in B, evento che, sicuramente, ha contribuito a innalzare i livelli di entusiasmo durante queste giornate. Tra ex stelle del nostro calcio, dirigenti, giornalisti e altre figure di prim’ordine, facciamo il punto sull’edizione pilota della manifestazione ideata dalla Lega Serie A.
Il calcio incontra i tifosi: il successo del Festival della Serie A
3 giorni intensi, 3 location spettacolari a fare da cornice agli incontri (Teatro Regio, Teatro Farnese e palazzo del Governatore) e un’infinità di personaggi di livello a condurre i vari panel che si sono susseguiti, attirando la concentrazione di giornalisti e tifosi da tutta Italia: a Parma è terminato ieri il Festival della Serie A, un progetto lanciato solo pochi mesi fa, ma che, dopo il successo di questa edizione appena conclusa, è destinato a essere ripetuto anche nei prossimi anni.
A dare il via alla manifestazione, con il classico taglio del nastro avvenuto fuori dal magnifico Teatro Regio, è stato l’ex campione del calcio italiano e ambassador della Serie A Christian Vieri, accompagnato, tra gli altri, dal sindaco di Parma Michele Guerra, il capo della segreteria politica della presidenza della Regione Emilia-Romagna Gianmaria Manghi e, soprattutto, l’ad della Serie A Luigi De Siervo, sempre presente agli eventi del Festival. Oltre all’ex attaccante della Nazionale, molti altri protagonisti hanno riempito queste 3 giornate: dal presidente della FIGC Gabriele Gravina, passando per il presidente della Lega Lorenzo Casini, fino a leggende del calcio come Buffon, Galliani, Ranieri, Sacchi e tanti altri, compresi giornalisti, dirigenti, chef e attori.
In occasione dell’apertura della prima giornata, è stato proprio l’amministratore delegato a dare importanti conferme a proposito della possibilità di ripetere questo incontro anche in futuro. De Siervo ha, infatti, dichiarato: “Un campionato deve incontrare i tifosi. Lo faremo, a partire da quest’anno, nelle piazze più belle d’Italia”.
L’obiettivo del Festival della Serie A
Ma qual era l’obiettivo del Festival della Serie A? Parlare del nostro campionato, andando incontro ai tifosi e cercare di far capire loro cosa c’è dietro a tutto ciò che gira intorno allo sport più amato e seguito nel nostro Paese.
Come era prevedibile, non sono mancate anche le polemiche. Nella giornata di ieri, ad esempio, l’amministratore delegato Luigi de Siervo, parlando di pirateria ha dichiarato: “Se nel nostro campionato non ci sono campioni è perché non ci sono sufficienti tifosi che pagano il prodotto. Quando noi chiudiamo una complicatissima asta di diritti, alla fine poi lavoriamo allo stesso conto economico perché più soldi entrano e più riusciamo tutti ad avere un beneficio. Se non raggiungiamo il break-even è perché il numero pirati è ancora alto”. Queste parole non sono andate giù ai tifosi, i quali, soprattutto sui social, hanno criticato le parole di De Siervo, puntando il dito contro il continuo aumento dei prezzi degli abbonamenti a Dazn (che ha raggiunto un accordo con la Lega per la trasmissione delle partite della Serie A per le prossime 5 stagioni), facendo notare che questa tendenza porterà sempre più persone ad annullare il proprio abbonamento e a scegliere di utilizzare siti pirata per seguire le partite.
Nonostante questi scontri, però, in generale possiamo dire che la Lega ha avuto un’idea a dir poco vincente: l’organizzazione di queste 3 giornate è stata impeccabile e i vari panel sono stati apprezzati e seguiti da tantissime persone. Inoltre, avere un Festival del genere, dove gli addetti ai lavori del mondo del calcio si mettono in gioco per andare incontro ai tifosi e coinvolgerli in un contesto affascinante, aiuta a rendere più sottile quell’aria di “elitarismo” che ormai aveva soffocato i piani alti della Serie A, motivo per cui tante persone hanno deciso di allontanarsi da questo sport. Il Festival della Serie A è fondamentale per il nostro campionato: creare uno spazio dove tifosi e dirigenti hanno la possibilità di discutere, di comprendersi meglio a vicenda e capire cosa c’è dietro determinate azioni, non può fare altro che aiutare il nostro campionato a tornare ad essere il più bello del mondo.