Come accade spesso nel mercato, le cose possono cambiare velocemente. E se ne è accorti anche i bianconeri, impegnati nella corsa Champions
C’è stato un momento nel quale la Juventus ha pensato di avere in mano Felipe Anderson, l’esterno brasiliano della Lazio che il 30 giugno si libera a parametro zero. I dialoghi con l’entourage sono andati avanti per qualche settimana, con una sorta di accordo a 3,2 milioni di euro a stagione. Ma come accade spesso nel mercato, le cose possono cambiare velocemente. E se ne è accorta anche la Juventus, terza in classifica e in continua lotta per tornare in Champions. Per poi pensare a come rinforzare la rosa, magari con un nuovo allenatore visti i tanti problemi con Massimiliano Allegri, e colmare il gap con l’Inter, al momento imprendibile e pronta a festeggiare lo scudetto numero 20 nel derby contro il Milan di lunedì 22 aprile. Ma cosa è successo tra la Juventus e Felipe Anderson? Perché il brasiliano ha deciso di tornare in patria per vestire la maglia del Palmeiras? Giocatore e club hanno già fatto l’annuncio e i bianconeri adesso devono andare su altri giocatori.
Il retroscena
In sostanza, negli ultimi giorni il club bianconero aveva meno certezze per quanto riguarda l’esterno della Lazio. Forse la strategia non è stata delle migliori. Da una parte, infatti, l’entourage del brasiliano aveva fretta di chiudere un nuovo accordo e sistemare il giocatore, ormai sempre più convinto a non rinnovare il contratto con la Lazio; dall’altra c’era la Juventus impegnata prima nella lotta scudetto, poi nella corsa Champions. E non aveva nessuna voglia di chiudere l’accordo con Felipe Anderson prima del termine della stagione, il 26 maggio. Quindi, un accordo di massima c’era ma mancava proprio la volontà di chiudere in quel momento l’affare. I bianconeri hanno sottovalutato la situazione, pensando di essere gli unici in fila per l’esterno brasiliano, ma non era così.
Errore di valutazione
Infatti, sul finire della scorsa settimana qualcosa è cambiato perché, oltre alla proposta di rinnovo per cinque anni della Lazio (rifiutata dal calciatore e ora quei soldi saranno dirottati da Claudio Lotito nelle tasche di Zaccagni, al quale è stato proposto il rinnovo) si è fatta largo l’ipotesi Palmeiras, fin qui tenuta in stand by e mai percepita tra le priorità d’interesse del diretto interessato. Quindi, in realtà, c’era una rivale della Juventus. Ma i bianconeri hanno sottovalutato anche quella. Hanno giocato d’attesa, non potendo e non volendo partecipare a un’asta che non l’avrebbe vista favorita.
Da ricordare che Cristiano Giuntoli a gennaio ha anticipato l’Inter per Tiago Djalò, spendendo 3,5 milioni più altrettanti di bonus, proprio per non stare dietro alla concorrenza che si sarebbe scatenata l’estate prossima. Anche perché l’estate prossima la Juventus dovrà sì essere attiva sul mercato per rinforzare la rosa. E Felipe Anderson piaceva, ma oltre quei soldi d’ingaggio il club non voleva andare. Così, quando nessuno se lo aspettava, prima il giocatore ha salutato i tifosi della Lazio, promettendo grande impegno fino all’ultimo match, poi il Palmeiras ha comunicato al mondo l’intesa con il giocatore. Che dal 1° luglio tornerà in patria, lasciata nel 2013 quando disse addio al Santos per sbarcare alla Lazio.