Ci sarà tanto da discutere in settimana per gli addetti ai lavori del calcio danese, in seguito al derby di Copenaghen appena concluso. E come ci si poteva attendere, non per quello che è successo sul campo. La partita si è conclusa con un noioso 0-0, risultato per certi versi pronosticabile, data la tensione che questo match crea. Come ogni derby i distacchi si assottigliano, e la spunta chi ha più cuore, o chi riesce ad avere la meglio in un episodio isolato. Tra botte da orbi (senza però nessun espulso), lanci lunghi, e stacchi di testa, nessuna delle due squadre è riuscita a trovare la via della rete.
Entrambi gli allenatori hanno tentato di cambiare la partita con delle sostituzioni, ma senza ottenere l’effetto desiderato. I padroni di casa hanno inserito Verbic, Pavlovic e Kusk per Toutouh, Cornelius e Falk (tutti cambi nel settore offensivo). Per i giallo-blu invece sono subentrati Kalman, Kliment e Austin, con le uscite di Host, Mukhtar e Wilczek. Le statistiche ci parlano di un possesso palla controllato dal Kobenhavn, e di un Brondby che è riuscito ad arrivare al tiro un po’ più spesso grazie a ripartenze veloci, ma mai leteli. Prezioso il lavoro dei terzini di entrambe le squadre, in grado di limitare ai minimi il talento degli esterni alti avversari. Piuttosto positivo anche l’esordio di Uros Matic, in mezzo al centrocampo dell’FC, con il compito di sostituire la tanto grande quanto irrisolvibile assenza di Delaney.
Si dividono dunque il bottino le due principali squadre di Danimarca. Un risultato che vede sorridere i Loverne, che nonostante avrebbero potuto e dovuto vincere il match per manifesta superiorità della rosa, mantengono ad 11 punti il gap con i giurati rivali concittadini.
E’ tuttavia un altro l’argomento di cui conviene trattare ampiamente, e per farlo, è necessario uscire dal rettangolo verde. Si sa, la partita tra Kobenhavn e Brondby ha livelli di tensione sugli spalti sempre molti alti, ed è per questo che la polizia di Copenaghen ha spinto che fosse rivista la scelta del settore assegnato ai tifosi ospiti. Nella mappa sottostante, potete capire la struttura del Parken, stadio di casa del Kobenhavn, dove si è disputata la partita.
La società di casa è solita concedere alle tifoserie ospiti i settori A8 e A11, che danno una visuale più che buona, e che sono sufficientemente ampi per ospitare anche le tifoserie più fedeli, come quelle del Brondby, dell’Aalborg o del Lyngby. La polizia della capitale tuttavia, ha deciso fosse meglio posizionare gli ultras della periferia ovest nella curva opposta a quella occupata dalla Sektion 12, probabilmente per impedire agli ultras ospiti di importunare, o peggio infortunare, gli spettatori che sarebbero stati sottostanti in caso fossero stati utilizzati i settori A8 e A11, con il lancio di oggetti contundenti. Inoltre, avere i tifosi del Brondby nel settore D dello stadio, avrebbe consentito alla sicurezza un lavoro più semplice, così come agli addetti ai lavori del Parken.
La scelta, tuttavia, non è piaciuta affatto ai sostenitori della squadra ospite. Dopo aver accusato il Kobenhavn di essere in stretto contatto con la polizia cittadina, hanno infatti deciso di boicottare totalmente la partita, lasciando così il settore ospiti totalmente vuoto, nonostante esso fosse stato preparato a dovere per ospitare i vivaci tifosi.
La scelta dei Supporters del Brondby ha fatto infuriare gli alti capi della Sektion 12, che hanno espresso il loro disappunto e disprezzo con cori e striscioni. Con la faccenda ancora in pieno evolversi, seguiranno aggiornamenti.