I diritti TV si rivelano ancora una volta dannosi per il nostro calcio. Questa volta a farne le spese sono gli appassionati d’Oltremanica del campionato spagnolo, ma non solo. Il motivo? Una legge del 1960, vieta nel Regno Unito la diffusione di partite di campionati stranieri il sabato, dalle 14.15 alle 17.15. Come ben saprete la Premier League si gioca on saturday per tradizione, ed il sabato è diventato quasi un giorno di culto per i devoti. E’ proprio per questo motivo, che nel secolo scorso si cercò di dare grande importanza al calcio della propria nazione, basandosi come sempre su una sorta di nazionalismo tipico dei britannici. Inglobare in tutto ciò un qualcosa di spettacolare del Clasico potrebbe però essere la goccia che fa traboccare il vaso.
Tutto ciò però potrebbe essere cancellato dalla costante presa di potere dei diritti TV. Si discute parecchio in Italia di questo argomento, e ci sono differenti pensieri a riguardo, molti a favore del famoso “campionato spezzatino” e altrettanti contrari. Entrando nello specifico nel discorso del Clasico, tuttavia, il tutto sembra essere portato agli estremi. Per la prima volta, la partita più blasonata del mondo del calcio si giocherà alle 16.15 del 3 dicembre, al fine di dare possibilità anche nei paesi asiatici di godersi lo spettacolo ad un orario decente. In combinazione alla legge già citata vigente in Inghilterra, questo è un vero pugno al cuore per gli amanti del calcio spagnolo residenti o di nazionalità inglese, i quali dovranno attaccarsi a qualche streaming di bassa qualità per godersi una delle partite più importanti della stagione.
Un conto è la passione per la Premier League, ma un altro discorso è vedere sui teleschermi dei pub e delle case di milioni di inglesi prevalere Boro-Hull o Stoke-Burnley su Real Madrid-Barcellona… Tutto ciò fa riflettere parecchio, nella speranza che prima o poi lo spirito del calcio vero torni in cima alle priorità di un mondo del calcio che si sta ammalando sempre di più del fastidioso morbo del denaro.